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A Bologna cittadinanza onoraria per l’ultimo vescovo del Concilio

Nato a Treviso nel 1923, Bettazzi ha un forte legame con Bologna: sotto le Due torri è stato ordinato presbitero

Pubblicato:12-02-2016 16:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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Foto da www.perlungavita.it

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BOLOGNA – Luigi Bettazzi, l’ultimo vescovo del Concilio Vaticano II ancora in vita, diventerà presto cittadino onorario di Bologna, la città dove è stato il vice del cardinale Giacomo Lercaro dal 1963 al 1966. La delibera con la proposta di cittadinanza onoraria è stata presentata questa mattina in commissione Affari istituzionali di Palazzo D’Accursio dalla presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, “su invito del sindaco Virginio Merola”. Nato a Treviso nel 1923, Bettazzi ha un forte legame con Bologna: sotto le Due torri è stato ordinato presbitero dal cardinal Nasalli Rocca e si è laureato in Filosofia all’Alma Mater. Per 32 anni è stato poi vescovo di Ivrea e ad oggi è rimasto “l’unico testimone diretto del Concilio Vaticano II- sottolinea Lembi parlando alla ‘Dire’- è tra i massimi esponenti dei principi conciliari di pace, non violenza, solidarietà e tutela dei diritti, che appartengono anche alla più profonda tradizione della città di Bologna. E’ stato sempre un attento osservatore dei fatti del nostro Paese, vissuti sempre con grande rispetto e autorevolezza”. Nel 1978, si ricorda ad esempio nella delibera, monsignor Bettazzi “chiede alla Curia vaticana di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente Dc Aldo Moro”, rapito dalle Brigate Rosse. E’ stato presidente di Pax Christi ed è “un esponente di quella Chiesa povera tra i poveri che molto ha da dirci”, sottolinea Lembi. Ma oltre al legame con Bologna, a cui ha dato “grande lustro” e dove torna spesso, ci sono anche ragioni più politiche alla base della cittadinanza onoraria a Bettazzi.

“E’ sempre stato un uomo di larghe vedute”, sottolinea il consigliere comunale Pd, Tommaso Petrella, che ricorda del vescovo le tante “battaglie per la pace e contro la vendita delle armi”. Ma soprattutto “è stato un precursorse dei tempi anche sulle unioni civili- ricorda Petrella- era già favorevole ai tempi dei Dico. Ha sempre avuto una visione positiva del futuro ed è anche stato contestato all’interno della Chiesa, come tutti i profeti”. La delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Bettazzi arriverà in Consiglio comunale lunedì. Il capogruppo Fi, Patrizio Gattuso, ha chiesto di inserire nel testo un riferimento anche a don Paolo Serra Zanetti, che proprio da Bettazzi fu ordinato sacerdote negli anni ’60.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista


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