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Trivelle. Gatta (Fi): “Vergognoso escamotage di Renzi per boicottare Referendum”

BARI - “Un vergognoso escamotage per boicottare il referendum, roba da

Pubblicato:12-02-2016 13:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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TrivelleBARI – “Un vergognoso escamotage per boicottare il referendum, roba da dittatura”. Commenta così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia, il passo indietro del governo Renzi sull’election day tra elezioni amministrative e referendum sulle trivelle.

   “Renzi – aggiunge – è pronto a buttare dalla finestra oltre 300 milioni di euro pur di mandare in porta la palla e svendere le straordinarie bellezze paesaggistiche dell’Italia alle multinazionali petrolifere. 300 milioni che potrebbero essere utilizzati per scongiurare la chiusura degli ospedali sui territori, per ridurre le tasse e potenziare i servizi. Invece, il premier del Pd preferisce sperperarli nel tentativo di ridurre l’affluenza al referendum e avere qualche chance di vittoria che, diversamente, potrebbe solo sognarsi. Senza considerare che la Consulta deve ancora esprimersi su altri due quesiti referendari, con la conseguenza che si potrebbe andare al voto tre volte: due per i referendum e una per le amministrative. Con ulteriori, pesanti, aggravi di spesa. È veramente la morte della democrazia, l’ennesima ferita inferta da chi, peraltro, non è stato votato dai cittadini”.

   “Renzi –conclude Gatta- ha un’idiosincrasia per la sovranità popolare, che si esplica innanzitutto mediante il voto, e vuole ostacolare anche il referendum“.


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