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Nuova rottura Pd-M5S sulle riforme. I grillini definiscono “nazista” il Partito democratico

Se mai un tentativo di dialogo è mai esistito ora Pd

Pubblicato:12-02-2015 17:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:06

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grillo-renzi-140131170658_bigSe mai un tentativo di dialogo è mai esistito ora Pd e M5S sono di nuovo ai ferri corti sulle riforme. Con tanto di tensioni in aula, questo pomeriggio, al momento delle votazioni. Tutto è avvenuto quando il movimento 5 stelle ha chiesto una sospensione di 4 ore della seduta d’aula alla Camera per un approfondimento su un loro emendamento per il referendum senza quorum.  La presidente di turno Marina Sereni ha risposto che essendo l’aula in fase di seduta fiume non erano previste pause e che comunque a breve sarebbe arrivato uno stop ‘tecnico’ per un nuovo Comitato dei nove.

A quel punto è scoppiata la bagarre, con il gruppo dei pentastellati che ha iniziato a protestare a voce sempre più alta fino a quando il grillino Diego De Lorenzis ha urlato al banco della presidenza ‘Serva’. Ma gli insulti dei grillini non finiscono qui. “Dopo un’estenuante battaglia, udite bene, per poter dialogare sulle riforme costituzionali dato che il Pd non accetta nemmeno confronto, siamo arrivati a chiedere una sola modifica a fronte delle 2000 che avevamo presentato- scrive poco dopo su facebook Manlio Di Stefano, deputato 5 stelle, che posta anche una foto di Mussolini con lo stemma del Pd sul petto- Chiediamo una cosa che era, addirittura, nel programma elettorale del Pd ovvero il referendum propositivo senza quorum. Traducendo, chiediamo che i cittadini possano esser parte attiva della vita politica proponendo leggi. Una cosa ovvia. La risposta del Pd? Nein! Nemmeno Mussolini fece tanto. Questo Pd versione Matteo Renzi è la rappresentazione del nazismo formato XXI secolo”.

E ancora:  Questo “e’ l’ultimo appello che facciamo- annuncia il deputato 5 stelle Davide Crippa in aula- Chiediamo una sospensione di 4 ore per dipanare questo punto fondamentale. Quattro ore per approfondire il tema e metterlo nella carta costituzionale. Se non ci date questa sospensione, credo che ce la prenderemo”.


Ironica la risposta del Pd. “I Cinque Stelle- scrive su twitter Andrea Romano- in Parlamento come al saloon: ‘Se non ci date la sospensione dei lavori, ce la prenderemo’. Li chiamavano Trinita’…”.

“Nessuno stop sul percorso delle riforme- ha infine commentato alla Dire il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio- non ci saranno pause di riflessione,andiamo avanti. Stiamo lavorando”.

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