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A Ostia il primo corso italiano di ingegneria del mare

Dal prossimo anno accademico (2018-19) negli spazi dell'ex Enalc Hotel prendera' il via il corso di Ingegneria delle Tecnologie del mare dell'Universita' Roma Tre

Pubblicato:12-01-2018 17:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:21

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ROMA – L’universita’ sbarca a Ostia e lo fa con un corso di laurea unico in Italia. Dal prossimo anno accademico (2018-19) negli spazi dell’ex Enalc Hotel prendera’ il via infatti il corso di Ingegneria delle Tecnologie del mare dell’Universita’ Roma Tre.

La struttura a ridosso del lungomare, dopo vari progetti che si sono susseguiti negli anni e che non hanno visto la luce, ha finalmente trovato la sua vocazione e si prepara ad accogliere centinaia di studenti dall’Italia e dall’Europa che avranno il compito di studiare il mare e le sue risorse in particolar modo nel campo energetico.

All’interno dell’ex struttura alberghiera sorgeranno quindi uno studentato di 60 posti, gia’ disponibile entro la fine di febbraio, e le aule studio. Previsto inoltre un investimento di 8,1 milioni di euro per la realizzazione di un campus universitario comprensivo di strutture e servizi per gli studenti. Obiettivo del corso – presentato oggi dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, dal vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, dall’assessore regionale alle Attivita’ produttive Guido Fabiani e dal rettore di Roma Tre Luca Pietromarchi – e’ quello di cogliere le opportunita’ di crescita connesse con l’economia del mare. Quindi, lo sfruttamento delle risorse marine, in primis quelle energetiche, in ottica di sostenibilita’ ambientale e sviluppo compatibile. Il corso inoltre fornira’ un’opportunita’ di valorizzazione del territorio costiero della Regione Lazio.


“L’universita’- ha detto il rettore Pietromarchi- rappresenta un’occasione di riscatto sia per questo luogo che per questa straordinaria struttura. Questo corso e’ un unicum in Italia piu’ abituata a sfruttare la superficie del mare per il trasporto che non il suo potenziale energetico come fanno altri Paesi europei”

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