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Tragedia a Sesto Fiorentino: in fiamme capannone occupato da migranti, muore somalo di 44 anni

Fonte La Nazione Foto @Fotocronache/Germogli ROMA - Un

Pubblicato:12-01-2017 10:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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Fonte La Nazione

Foto @Fotocronache/Germogli



ROMA – Un capannone industriale diventato un dormitorio, poi le fiamme. Ha preso fuoco ieri sera, dopo le 22, l’ex mobilificio Aiazzone di Sesto Fiorentino, nel quale avevano trovato rifugio almeno 80 migranti, prevalentemente di origine somala, eritrea ed etiope. Uno di loro, un somalo di 44 anni, non ce l’ha fatta, intossicato dal fumo. Altri due migranti sono rimasti intossicati, ma non sarebbero in pericolo di vita.

Per l’intera notte la Protezione Civile ha distribuito coperte e bevande calde, allestendo sul posto un punto medico avanzato ed una cucina da campo. Sono poi state installate due grandi tende nella vicina piazza Marconi, per tenere uniti i tanti migranti che non volevano separarsi. Le cause dell’incendio non sono ancora state chiarite, anche se dai primi sopralluoghi dei Vigili del Fuoco sembra probabile che si tratti di un incendio accidentali, dovuto a bracieri o stufe per riscaldarsi nella gelida notte invernale.

L’ex capannone industriale era stato occupato nel 2014 da una cinquantina di migranti richiedenti asilo. Il centro era poi cresciuto con il tempo. Un anno fa, le forze dell’ordine erano intervenute nello stesso capannone per uno sgombero ordinato dal prefetto. Allora lo stabile era abitato da circa 150 persone, tra richiedenti asilo e migranti anche qualche famiglia di italiani.

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