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Banca centrale, l’opposizione: Serve commissione straordinaria

SAN MARINO - E' necessario convocare una  Commissione Finanze straordinaria prima della nomina del Presidente di Banca Centrale.

Pubblicato:12-01-2016 17:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:46

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SAN MARINO – E’ necessario convocare una  Commissione Finanze straordinaria prima della nomina del Presidente di Banca Centrale. Lo ribadiscono all’indomani dell’incontro a Palazzo Begni, con una nota unitaria, il fronte dell’opposizione composto da Upr, C10-Su e Rete. Non solo, alla richiesta di una convocazione urgente della commissione, si affianca quella di discutere prima della nomina del vertice di Bcsm anche la proposta di legge presentata da Upr nel lontano 2012 che “punta a correggere dei punti dello Statuto di Banca Centrale fra cui la durata del mandato delle figure apicali”.

Le due richieste sono messe quindi nero su bianco dai quattro partiti di minoranza che sono usciti ieri dal vertice con la segreteria alle Finanze con maggior disappunto.  “La Commissione– scrivono- diventa a questo punto necessaria, per le opposizioni, al fine di creare le condizioni per una votazione più consapevole dei profili, evitando che una figura così importante si rapporti solo con il Governo”. Nella nota inoltre si rimarca come il governo, nella scelta dei candidati alla presidenza di Bcsm, abbia lasciato l’amaro in bocca ai gruppi: “Gli impegni presi durante l’unico precedente incontro su questo tema- puntualizzano- di coinvolgimento delle forze politiche nelle varie fasi della procedura, non sono stati rispettati“.

San Marino_Aula ConsiglioDopo un silenzio di un paio di mesi, lamentano, è stato reso noto solo ieri ai gruppi di opposizione che prima la segreteria alle Finanze, poi il Congresso di Stato, avevano già proceduto a selezionare tre nominativi con il profilo giudicato più adatto. Non solo: a mettere malumore è stata anche l’intenzione palesata dal governo di portare la votazione del futuro presidente nel prossimo Consiglio grande e generale, previsto per la prossima settimana. “I nostri gruppi consigliari si sono fin da subito dimostrati aperti al dialogo e alla collaborazione”, sottolineano Upr, C10-Su e Rete, ma “la nostra disponibilità, i nostri toni pacati- concludono- non hanno fino ad ora riscontrato la stessa disponibilità dall’altra parte della barricata”.


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