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Libia, Ordine di Malta: “Mezzo milione di persone pronte a venire in Ue” VIDEO

"Solo un governo di unita' potra' risolvere questo problema", spiega il Gran Cancelliere dell'Ordine di Malta, Albrecht Freiherr von Boeselager

Pubblicato:12-01-2016 15:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:46

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ROMA  – “In Libia ci sono piu’ di mezzo milione di persone pronte ad attraversare il Mediterraneo, e’ una situazione molto difficile” e questo “non fa altro che arricchire le casse dei trafficanti che si specializzano nel traffico di esseri umani, ma anche di droga e armi. È un problema che e’ una grandissima minaccia per la Libia ma anche per tutti i paesi confinati”. Lo dice il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Albrecht Freiherr von Boeselager, a margine dell’udienza tra il Gran Maestro e il Corpo diplomatico che si e’ tenuta questa mattina a Villa Magistrale sull’Aventino. “Solo un governo di unita’ potra’ risolvere questo problema”, aggiunge.

APPELLO ALLA UE: PROTEGGERE I RIFUGIATI – Il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta ha lanciato un appello all’Unione europea per mettere in campo una azione urgente per affrontare la crisi dei rifugiati. L’Ue “deve lavorare insieme per predisporre una politica comune e delle procedure amministrative più veloci per gestire questa crisi umanitaria e riconoscere i suoi valori chiave: proteggere le vite, tutelare la dignità umana e promuovere la tolleranza.


E’ “deplorevole- ha spiegato Fra’ Matthew Festing- che i rifugiati in fuga dalla guerra siriana siano costretti a raggiungere l’Europa con mezzi che mettono in pericolo le loro vite”. Dal 2008 a oggi i volontari dell’Ordine di Malta hanno contribuito a salvare 50 mila migranti nelle operazioni in mare nel canale di Sicilia.

Il Gran maestro ha ricevuto, come consuetudine con il nuovo anno, gli ambasciatori dei 106 Paesi con cui il Sovrano Ordine intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali. Rivolgendosi al corpo diplomatico, Fra’ Matthew Festing ha sottolineato l’imperativo di aumentare il sostegno a quei paesi che da anni sono in prima linea nell’affrontare la crisi umanitaria: Libano, Giordania e Turchia, dove la popolazione rifugiata siriana è oramai ridotta allo stremo. “Il Malteser international, la nostra agenzia di soccorso internazionale per gli aiuti umanitari, assiste ogni giorno migliaia di sfollati in Iraq, Turchia e Libano- ha continuato Fra’ Festing- fornendo sostegno e assistenza sociale e gestendo ambulatori medici mobili. In Libano, dove un abitante su tre è un rifugiato, l’associazione libanese lavora insieme al Malteser International. Nelle acque al largo dell’isola di Lampedusa, dottori, infermieri e soccorritori del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine lavorano ogni giorno sulle navi italiane di pattuglia nel Mediterraneo, per salvare migliaia di uomini, donne e bambini disperati”.

Soltanto nei mesi di ottobre e novembre, ha sottolineato il Gran Maestro festing davanti agli ambasciatori, “sono state salvate 1.500 persone che andavano alla deriva. Nelle ultime settimane la missione dell’Ordine ha esteso il suo impegno nel Mar Egeo a seguito dell’incremento dell’afflusso e delle morti dei rifugiati verso la Grecia”. Nel corso del 2015 “abbiamo assistito i rifugiati, la maggior parte dei quali siriani, lungo la rotta balcanica con assistenza socio-sanitaria e programmi di integrazione”.

Il Gran Maestro ha parlato anche di uno scenario internazionale molto preoccupante, dove il dialogo è chiamato ad una sfida enorme, indebolito da ostacoli di paura e sfiducia, “un’amara eredità della nuova offensiva fondamentalista in molte parti del mondo”. Con 106 relazioni diplomatiche e 59 strutture nazionali, l’Ordine di Malta è presente in 120 paesi del mondo, con attività medico-sociali, mense per i senza-tetto, ospedali e orfanotrofi. Il suo corpo di soccorso internazionale interviene in caso di emergenza o disastro ambientale e partecipa agli interventi di ricostruzione di intere comunità. Il 2015 si è caratterizzato anche per un anno intenso dal punto di vista diplomatico per l’Ordine di Malta, con la preparazione alla partecipazione al World Humanitarian Summit che si svolgerà a Istanbul il prossimo maggio e l’organizzazione di una riunione sulla questione della migrazione in Libia tra le autorità di Tobruk e Tripoli, che si è svolta proprio nella Villa Magistrale all’Aventino lo scorso ottobre.

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