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Tg Ambiente, edizione del 11 dicembre 2018

Si parla di: Cala produzione di rifiuti, differenziata a 55.5%; Ambientalisti: Ecotassa auto bene ma migliorabile

Pubblicato:11-12-2018 14:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:53
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https://www.youtube.com/watch?v=9uOETcuFjbECALA PRODUZIONE DI RIFIUTI, DIFFERENZIATA A 55.5% Nel 2017 produzione di rifiuti di nuovo in calo sotto 30 milioni di tonnellate: si attesta a 29,6 milioni di tonnellate segnando una riduzione dell’1,7% rispetto al 2016. Lo dice il Rapporto Rifiuti 2018 Ispra, giunto alla sua ventesima edizione. Nel 2017 la raccolta differenziata in Italia raggiunge la percentuale di 55,5%. Piu’ alti i valori al Nord (66,2%), piu’ bassi al Sud (41,9%), mentre il Centro Italia si colloca poco al di sotto della media nazionale (51,8%). I rifiuti urbani prodotti nel 2017 sono stati gestiti in 644 impianti. Lo smaltimento in discarica, pari a 6,9 milioni di tonnellate, interessa il 23% dei rifiuti urbani prodotti, evidenziando una riduzione del 6,8%. Le discariche operative, nel 2017, sono 123, 11 in meno rispetto all’anno precedente. AMBIENTALISTI: ECOTASSA AUTO BENE MA MIGLIORABILESull’ecotassa auto bene ma si può far meglio. A Transport&Environment, Legambiente, Kyoto Club, WWF Italia e Cittadini per l’Aria piace la misura della Legge di Bilancio approvata alla Camera che lega la tassa d’acquisto dei nuovi veicoli alle emissioni di CO2. “Accogliamo positivamente il tentativo ma la formulazione attuale ha bisogno di essere rivisitata”, dice Veronica Aneris di Transport & Environment, c’è infatti “il rischio che a beneficiare della maggior parte del bonus siano le tecnologie già esistenti, a scapito delle nuove tecnologie realmente in grado di guidare il mercato verso la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni”. Serve poi “un bonus per la rottamazione dei veicoli esistenti, per avere come obiettivo la riduzione del parco veicolare vetusto ed obsoleto oggi in circolazione”, aggiunge Anna Donati del  Kyoto Club, “per evitare che continui a crescere il tasso di motorizzazione gia’ molto alto con 635 auto ogni 1000 abitanti in Italia”. JOVANOTTI E WWF CONTRO INQUINAMENTO PLASTICA MARE Jovanotti e WWF uniti da una sfida importante per la Natura e per la salute: la lotta all’inquinamento da plastica. Nell’Estate 2019 infatti lo showman e l’associazione lavoreranno insieme con la sinergia tra il JovaBeachParty e il WWF PlasticFree Tour. Lorenzo e il Panda si sono uniti per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire soluzioni tangibili su una delle principali emergenze ambientali che sta mettendo a rischio molte specie animali, spesso in pericolo di estinzione, e contaminando le catene alimentari. “L’inquinamento da plastica non è più socialmente, ambientalmente, economicamente e politicamente accettabile” dice la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, “grazie alla potenza del messaggio lanciato da un grande artista come Jovanotti, potremo ottenere una grande mobilitazione contro la plastica in Natura. Questa sinergia rispecchia perfettamente il nostro motto: ‘together possible'”. ALBERO NATALE NATURALE IN 3,6 MLN CASE, PIÙ CORTO Albero naturale di Natale nelle case di 3,6 milioni di famiglie per una spesa media di 33 euro per la tendenza dei consumatori ad acquistare degli abeti di varietà particolari ma anche più costose rispetto al più tradizionale abete rosso. Così la Coldiretti spiegando che negli ultimi quindici anni l’albero di Natale si è accorciato di quasi mezzo metro: la maggioranza degli abeti acquistati dagli italiani ha un’altezza inferiore al metro e mezzo e in molti casi non superano neanche il metro. Gli abeti utilizzati derivano per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche con il restante 10% dalla normale pratica forestale come cimali o punte di abete. In Italia la coltivazione dell’albero di Natale e’ concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) ed in Veneto.  A TREMITI ALBERO NATALE CON RIFIUTI PLASTICA MARE Con i suoi sei metri di altezza dominia la piazzetta dell’isola di san Domino che fa parte dell’arcipelago delle Tremiti, in provincia di Foggia. È addobbato da luci e soprattutto da grandi sfere. “Contengono tutti i rifiuti che si trovano in mare soprattutto plastica e polistirolo”, spiega Antonio Fentini, sindaco delle isole Tremiti. Come e’ nata l’idea? “Siamo innovativi in tema di lotta all’inquinamento”, replica il primo cittadino che nell’aprile scorso, con una ordinanza, ha vietato l’uso sull’isola, di piatti e stoviglie in plastica. “Andiamo avanti con le nostre battaglie anti inquinamento. Per difendere il nostro mare siamo pronti a tutto”, conclude Fentini.

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