NEWS:

Sindaci sardi in piazza contro i vincoli finanziari

Il presidente del Consiglio Ganau accoglie i primi cittadini in seduta con capigruppo e giunta

Pubblicato:11-11-2016 18:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

sindaci_sardi002CAGLIARI – Sindaci sardi in piazza per chiedere l’eliminazione di alcuni vincoli imposti dal sistema contabile del bilancio armonizzato e più in generale dalla normativa finanziaria e contabile applicata ai Comuni. Le fasce tricolori, circa 250, sui 377 Comuni totali dell’isola, si sono dati appuntamento in piazza del Carmine, dalla quale poi, in corteo, si sono diretti sotto il palazzo del Consiglio regionale. Qui sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che ha accolto i primi cittadini in aula per una seduta dedicata alla protesta. Presenti tutti i capigruppo, mentre a rappresentare la Giunta, il vicepresidente Raffaele Paci e l’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu.

I sindaci, che hanno affollato i banchi del Consiglio e le platee, hanno illustrato il documento stilato lo scorso 21 ottobre a Santa Giusta, attraverso il quale si chiede, tra le altre cose, la possibilità di poter utilizzare gli avanzi di amministrazione e sbloccare così una situazione che sta paralizzando praticamente tutti i comuni, anche quelli virtuosi. Ad appoggiare la protesta delle fasce tricolori anche il presidente di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano: “Hanno fatto bene i sindaci sardi a promuovere questa giornata intensa- spiega- anch’io lunedì scorso ero Montecitorio per l’incontro nazionale dei sindaci e sono uscito un po’ amareggiato, perché mi è sembrato di cogliere una cerimonia ingessata, non come questa. I Comuni hanno gambe e piedi legati– ricorda Scano- c’è stata una stagione di tagli selvaggi e quando si parla di avanzi di amministrazione ricordiamo che su scala nazionale valgono circa quattro miliardi, e solo per la Sardegna circa 250 milioni”.

 di Andrea Piana, giornalista professionista


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it