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De Luca indagato: “Io parte lesa, combatteremo”

I giudici indagano per rivelazioni di segreto d'ufficio e per corruzione

Pubblicato:11-11-2015 09:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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NAPOLI – “Io sono parte lesa e lo e’ l’istituzione che rappresento”. Cosi’ il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, in conferenza stampa. “Combatteremo in maniera ferma- aggiunge- nei confronti di chiunque osera’ gettare ombre sulla corretteza e la trasparenza dei nostri comportamenti. Noi siamo parte lesa e ci rivarremo su chiunque offendera le nostre persone”.

“Non so chi sia, che faccia o dove viva. Non sono a conoscenza di nulla, nulla, nulla”. Lo dice con fermezza, a proposito dell’avvocato Guglielmo Manna, Vincenzo De Luca, nel corso della conferenza stampa a Santa Lucia indetta per spiegare ai cronisti la sua posizione nell’inchiesta che lo vede indagato a Roma insieme al suo fedelissimo Nello Mastursi a cui mai il governatore ha fatto riferimento nel corso dell’incontro. Manna è al centro dell’inchiesta e per la presunta promessa, non attuata, di un incarico si rilievo nel comparto della sanità campana. “Nessuno, in nessuna sede pubblica o privata, mi ha mai riferito di questa persona”. “Questa parola mi ricorda solo la manna che cadeva dal cielo nella Bibbia, ma non credo si tratti di questa”, è la battuta con cui chiude la digressione sull’avvocato Manna.

“Credo di aver dato ai giornalisti italiani più lavoro di Murdoch, mi aspetto di essere nominato cavaliere del lavoro“, scherza ancora De Luca. E ancora, il presidente parla del suo training autogeno e cita Eraclito e la sua idea di carattere “che è il demone dell’uomo e quindi bisogna mantenersi”. Infine, aggiunge il governatore, “c’è quella acuta nostalgia di ritrovarsi per qualche minuto di meditazione mattutina”.


LA RICHIESTA ALLA PROCURA – “A integrazione delle dichiarazioni di questa mattina, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha pubblicato sul sito istituzionale della Regione Campania la richiesta, datata 29 ottobre 2015, di essere ascoltato dalla competente Autorità giudiziaria. Tanto a conferma della riservatezza osservata rispetto all’indagine in corso, per la quale si ribadisce la completa estraneità”. Cosi’ l’ufficio stampa dell regione Campania.

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LE PRIME PAROLE, IERI SERA – “In relazione all’annunciata indagine nei miei confronti, nel dichiarare senza alcun margine di equivoco la mia totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta, chiarirò ogni aspetto in una conferenza stampa nella mattinata di domani (oggi, ndr)”. Così Vincenzo De Luca dopo la notizia per cui sarebbe indagato (come atto dovuto) insieme a Carmelo Mastursi, suo ex capo della segreteria, una giudice del Tribunale civile di Napoli, Anna Scognamiglio e al marito della donna e ad altre persone.

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Per l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Roma sarebbero indagate, a vario titolo, sette persone. “È mia intenzione – continua De Luca – fare in modo che si accendano su questa vicenda i riflettori nazionali, trovandomi nella posizione di chi non sa di cosa si stia parlando. Ho già dato incarico al mio avvocato per chiedere di essere sentito dalla competente autorità giudiziaria. Per me, come per ogni persona per bene, ogni controllo di legalità è una garanzia, non un problema. E su questo, come sempre, lancio io la sfida della correttezza e della trasparenza”. I giudici indagano per rivelazioni di segreto d’ufficio e per corruzione. 

di Carmen CredendinoGiornalista professionista

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