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Gdf incastra falso non vedente a Napoli: truffa per 110 mila euro|VIDEO

E' stato incastrato dalle immagini delle telecamere e pedinato dai finanzieri

Pubblicato:11-10-2018 09:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:39

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NAPOLI – 46 anni, cittadino italiano e falso cieco. Questo l’identikit dell’uomo che i finanzieri del comando provinciale di Napoli, al termine di un’articolata indagine, coordinata dalla II Sezione ‘Pubblica amministrazione’ della procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno fermato per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” nella misura di oltre 110.000 euro.

E’ stato ripreso mentre viaggiava in scooter

Al falso invalido sono stati sequestrati due immobili, un terreno e diversi rapporti di conto corrente. In numerose circostanze, le fiamme gialle hanno sorpreso il sedicente invalido a compiere attività di deambulazione non compatibili con lo status di “cieco civile assoluto” ricoperto a partire dall’anno 2003, tra queste la guida dello scooter, talvolta con tanto di passeggero a bordo, per i vicoli del centro storico napoletano.

Assunto come centralinista in Comune a Napoli

Ed è proprio da uno di questi pedinamenti che i finanzieri sono riusciti a risalire al luogo di lavoro del “falso cieco”, assunto dal 2001, quale centralinista non vedente del Comune di Napoli, mansione rientrante tra le posizioni previste dalla Legge 68 del 1999, finalizzata all’inserimento e all’integrazione lavorativa delle persone disabili.


Per l’oculista la vista era regolare con 8/10

I militari presso la motorizzazione civile hanno poi scoperto che il “falso cieco”era anche in possesso di una regolare patente di guida; l’ultima visita medica per il rinnovo attestava la sua capacità visiva a ben 8/10 per occhio. Sulla base della ricostruzione dei fatti operata dalla guardia di finanza, su richiesta della Procura della Repubblica – Sezione reati contro la Pubblica amministrazione, il gip del Tribunale di Napoli ha emesso apposito provvedimento cautelare nella forma del sequestro preventivo per equivalente, pari all’importo erogato dall’Inps quale pensione ed indennità di accompagnamento: sono stati così sottoposti a sequestro i beni immobili e le disponibilità finanziarie di proprietà dell’indagato.

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