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Roma, a Torre Spaccata un centro per le cure e l’accoglienza dei minori

ROMA - E' stato inaugurato in via di Torre Spaccata

Pubblicato:11-10-2017 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:46

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ROMA – E’ stato inaugurato in via di Torre Spaccata 157, a Roma, Intersos 24, il nuovo centro di cure primarie e accoglienza per minori stranieri non accompagnati e romani vulnerabili. La struttura, occupata un tempo dall’Enaoli (Ente Nazionale per Assistenza agli Orfani dei Lavoratori Italiani), è stata oggetto di un importante lavoro di riqualificazione, reso possibile grazie all’intervento della Regione Lazio. Per il progetto degli interni è stato scelto quello di Giulia Matani e Tiziana Feligioni tra quelli presentati da una classe di laureandi dello Ied, mentre la parte esterna è stata decorata con i lavori di artisti di strada quali Alessandra Carloni, Diamond, Diavù, Gojo, Hoek, Ironmould, Krayon e Teddykiller.

Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione gli assessori della Regione Lazio al Bilancio, Alessandra Sartore, e alle Politiche sociali, Rita Visini, per Intersos il Segretario Generale, Kostas Moschochoritis e il Responsabile Programma Migrazioni, Cesare Fermi e per il VI Municipio il presidente Roberto Romanella e l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Filipponi.

Il centro, in grado di ospitare già fino a 20 ragazzi tra i 12 e i 18 anni di età, sarà aperto tutto il giorno, tutti i giorni e avrà al suo interno un ambulatorio medico aperto anche ai romani in difficoltà in modo da contribuire ad una vera integrazione. Nell’ambulatorio sarà presente un team di medici di base e specialisti in ginecologia, pediatria e malattie infettive, ulteriori specialisti saranno disponibili a chiamata.


Gli operatori sanitari appartengono tutti alla Onlus Sulla Strada. “Intersos24 rappresenta la sinergia positiva tra il pubblico, la Regione Lazio, proprietaria dell’immobile, e Intersos. È anche un esempio di riqualificazione urbanistica di un luogo che aveva perso la sua iniziale funzione e a cui viene data una nuova vita”, ha dichiarato Sartore.

Visini ha poi aggiunto: “Intersos24 incarna il modello di welfare su cui la giunta Zingaretti punta da quattro anni: un servizio sociale inclusivo, aperto al territorio, che tiene insieme accoglienza delle fragilità e cure sanitarie, che fa rinascere spazi pubblici inutilizzati”. “Intersos24 sarà un luogo aperto per il quartiere e per tutta la città di Roma. Uno spazio dove l’integrazione si potrà toccare con mano- ha detto Fermi- L’operatività dell’ambulatorio non intende sostituirsi alle strutture del servizio sanitario locale a piuttosto supportarlo ed integrarlo”.



Le principali attività di accoglienza diurna consistono in: sportello per l’informazione, orientamento ai servizi, consulenza legale, supporto psicologico e all’inserimento in percorsi formativi/lavorativi. Le attività di accoglienza notturna comprendono invece: cena, posto letto, doccia, servizio di lavanderia e colazione. Ad affiancare le attività del centro ci sarà inoltre un servizio di unità mobile, attivato da Intersos già dal novembre 2016.

Il progetto è stato sostenuto da Ikea, 8 per mille Chiesa Valdese, Auser, Medicus Mundi, Edmond J. Safra, fondazione Johnson & Johnson, la fondazione Nando ed Elsa Peretti e Lds Charities. L’Intersos ha inoltre lanciato la campagna “Sogno la fine di un viaggio da incubo”. Fino al 15 ottobre è possibile sostenere il lavoro di Intersos in favore dei bambini in fuga dalla guerra con un SMS o chiamata da rete fissa al numero 45525, con cui finanzierà anche l’ampliamento del centro appena inaugurato.

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