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Ecco Sparkme, presentato bando ‘acceleratore’ per aziende Space economy

Rivolto a startup, innovatori e imprese che in qualche maniera intendono accelerare il loro business proprio grazie alla tecnologia spaziale

Pubblicato:11-07-2018 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:22

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ROMA – Spazi personalizzati, laboratori attrezzati, connessione a fibra simmetrica e satellitare, postazione per la sperimentazione 5G, uno studio televisivo di 300 metri quadri con area produzione e postproduzione audio e video con un mezzo mobile per riprese e collegamenti. E poi la possibilità di scouting, tutorship e coaching, ma anche di mentorship e advisory. Questi sono solo alcuni dei servizi offerti da Sparkme, il primo acceleratore di imprese dedicato alla Space economy promosso da Openet Technologies Spa e cofinanziato dall’Asi, Agenzia spaziale italiana, e dall’Esa, Agenzia spaziale europea. Alla presentazione hanno partecipato Alberto Tuozzi, responsabile dell’unità Telecomunicazioni e Navigazione dall’Agenzia spaziale italiana, e Vito Gaudiano, presidente di Openet Technologies Spa.

Nato lo scorso aprile, Sparkme ha lanciato oggi, in anteprima nazionale, presso il Mercato centrale di Roma, il bando per le imprese che intendano candidarsi per partecipare al programma di accelerazione, promosso nella sede di Matera e a Nairobi (in Kenya) dove si trova il centro spaziale ‘Luigi Broglio’. Il bando prevede l’intervento su un numero massimo di 20 imprese che saranno selezionate da un team di esperti che terranno conto di criteri di valutazioni specifici e utili a definire idee di business declinabili fattivamente nell’ambito della Space economy.

 


 

“Il programma di accelerazione Sparkme- ha dichiarato Filomena Cuccarese, responsabile del progetto- si rivolge a startup, innovatori e imprese che in qualche maniera intendono accelerare il loro business proprio grazie alla tecnologia spaziale. Le aziende non devono appartenere necessariamente al settore spaziale, ma in qualche maniera devono intravedere nella tecnologia spaziale satellitare un fattore chiave in grado di sostenere ulteriormente la sua attività. Ci aspettiamo una presenza di aziende appartenenti a settori diversi, come è successo anche nelle selezioni fatte in Kenya, per cui dal settore dell’agricoltura a quello dell’energia e dell’ambiente dall’osservazione della terra e perché no anche dal settore dell’industria culturale e creativa in vista del 2019 anno in cui Matera rappresenterà la capitale europea della cultura”.

 

Uno degli obiettivi è quello di fornire alle aziende accelerate un insieme di servizi che consentano di testare e sviluppare le loro idee imprenditoriali nell’arco di un anno. Potranno presentare la propria candidatura: innovatori, imprese in gestazione, nuove imprese, oltre alle imprese produttive e di servizi in trasformazione. Le candidature verranno esaminate da un comitato di valutazione interno composto da esperti di settore che si riunirà mensilmente. La valutazione terrà conto della componente tecnologica, della competenza di team e delle prospettive di mercato.

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