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Il Vesuvio è in fiamme, l’incendio si estende per chilometri FOTO e VIDEO

Si sono uniti i due incendi che stanno interessando il Vesuvio, il primo sviluppatosi da Ercolano e quello partito da Ottaviano

Pubblicato:11-07-2017 12:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

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NAPOLI – Si sono uniti i due incendi che stanno interessando il Vesuvio, il primo sviluppatosi da Ercolano e quello partito da Ottaviano.

Al momento le fiamme sono molto alte e il fronte di foco si estende su circa due chilometri di lunghezza.

La Protezione civile della Regione Campania sta coordinando le attività di spegnimento: oltre 60 le persone in azione tra dipendenti regionali, personale della Sma Campania e volontari.


La situazione particolarmente complessa sta richiedendo il supporto di mezzi aerei: stanno operando un S64, un canadair e un elicottero regionale.

I video dell’incendio



In tutta la Campania la situazione è particolarmente critica: complessivamente sono 100 gli incendi che vedono impegnate quasi 600 persone. Il bollettino relativo alla suscettività incendi conferma per oggi e per domani una criticità Media.

A BOSCOTRECASE FIAMME IN PROSSIMITÀ LABORATORIO FUOCHI ARTIFICIO

boscotrecase“La situazione è critica. Le fiamme si stanno spostando verso il laboratorio di fuochi pirotecnici Romano. Si sta evacuando via Cifelli”. Così in diretta dal fronte del rogo a Boscotrecase l’avvocato Antonio Pollioso, consigliere comunale dem del comune nell’area metropolitana di Napoli, sull’incendio che divampa da stamane sul Vesuvio e che interessa diversi comuni avendo ormai un fronte di due chilometri di lunghezza.

Nella stessa strada “è andato in fiamme il Parco Veseus in parte ed il Paradiso al Vesuvio, subito al di sotto è stato lambito dalle fiamme. C’è un’enorme quantità di fumo e gli ospiti delle diverse cerimonie, fra cui molti matrimoni, sono in strada, nella zona della rotonda vicino al cimitero“, continua Pollioso. Intanto il sindaco Pietro Carotenuto ha ordinato lo sgombero della attività commerciali, perlopiù strutture nell’ambito della ristorazione, che sono lungo la strada Matrone (strada panoramica del Vesuvio che da Boscotrecase risale fino alle falde più alte del vulcano, ndr). “Boscotrecase – spiega Pollioso all’agenzia Dire – è praticamente uno ‘spicchio’ di Vesuvio. Un triangolo il cui vertice tende alla parte più alta del vulcano”.

“Ti senti bloccato per non poter intervenire. L’amministrazione – aggiunge il consigliere – è bloccata: non abbiamo nostri mezzi a disposizione. Anche i volontari della protezione civile sono addestrati ma non possono intervenire in prima persona”.

Considerando la gravità assoluta della situazione “serve personale qualificato, non si può improvvisare”, ricordano in chat amministratori comunali e responsabili di gruppi e associazioni del vesuviano. Proprio stamane ad Ottaviano, cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, si è tenuto un incontro fra il generale Antonio Ricciardi, comandante generale del Nucleo tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri, e i sindaci dei tredici comuni del Parco. Obiettivo: fare il punto della situazione su incendi e focolai che si stavano sviluppando nelle ultime ore nell’area protetta e valutare i migliori interventi di prevenzione dei roghi.

Quando l’incontro ha avuto inizio “le fiamme non erano così alte. Al termine del tavolo istituzionale, a cui ha partecipato per Boscotrecase l’assessore con delega alla Protezione civile, Agnese Federico, l’emergenza – conclude Pollioso – era intanto scattata”.

A TERZIGNO SQUADRE IN AZIONE NEI PRESSI DI CAVA SARI

Le fiamme dell’incendio che da ore si propaga sul Vesuvio sono arrivate nei pressi della discarica di Cava Sari, sito nel comune di Terzigno, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Seguendo lo spostamento del fronte del fuoco, le squadre all’opera per domare i roghi sono intervenuti e continuano le azioni per la messa in sicurezza della discarica.

Intanto l’amministrazione comunale di Terzigno ha intimato con una circolare urgente l’evacuazione di coloro che risiedono o si trovano in negozi e attività commerciali entro un raggio di 200 metri dal rogo. Inoltre, è stata disposta per tutti i cittadini la chiusura di porte e finestre “fino alla fine dell’emergenza” e l’interdizione della viabilità “comunale, vicinale e privata a monte di via Zabatta, ad eccezione dei mezzi di polizia, forze dell’ordine, vigili del fuoco e di pronto soccorso”.

Per quanto riguarda gli animali “ove possibile l’invito è di tenerli chiusi” ed in caso di specie da allevamento c’è il divieto di pascolo. Stop anche per ogni tipo di evento organizzato sul territorio comunale. Come si legge nell’ordinanza a firma del primo cittadino, Francesco Ranieri, il provvedimento è stato preso considerando che “l’incendio ha creato un’imponente nuvola di fumo con caduta di fuliggini, ceneri e ulteriori residui di combustione, nonché la produzione di grosse quantità di CO2 disperse in area”. Analoghe misure di sicurezza connesse all’emergenza incendio sono state disposte anche dall’amministrazione di San Giuseppe Vesuviano e di altri comuni dell’area.

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