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Meningite a Bologna, il bimbo è stato colpito dal sierotipo Y

Il meningococco è un batterio che si trasmette per contagio diretto, la profilassi antibiotica è raccomandata solo per chi abbia avuto contatti molto ravvicinati

Pubblicato:11-07-2017 12:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

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BOLOGNA – Il caso di meningite meningococcica segnalato sabato scorso e che ha colpito un bambino bolognese che stava frequentando un campus estivo a Castel del Rio è di sierotipo Y.

Il dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Imola ne ha ricevuto comunicazione nella serata di ieri da parte del Laboratorio di Microbiologia del Policlinico S. Orsola. E per fornire maggiori informazioni e rassicurare la cittadinanza, questa sera, alle 19, presso la struttura recettiva “Il Galletto” di Castel Del Rio, si terrà un incontro pubblico organizzato dal Comune di Castel Del Rio e dall’Ausl di Imola a cui parteciperà il direttore della Unità operativa complessa di Igiene pubblica dell’Ausl di Imola dottor Gabriele Peroni.

Antibiotici solo per chi ha avuto contatti stretti

“Crediamo che parlare direttamente con le persone sia il miglior modo di informarle e tranquillizzarle, per cui ben volentieri abbiamo accettato questo incontro propostoci dall’amministrazione comunale di Castel del Rio- spiega Gabriele Peroni, direttore della Unità di Igiene e Sanità pubblica dell’Ausl di Imola- ci preme comunque ribadire che il meningococco è un batterio che si trasmette per contagio diretto, ossia attraverso le goccioline di saliva o muco emesse parlando, tossendo o starnutendo, quindi la semplice profilassi antibiotica è raccomandata, in via del tutto precauzionale, solo per le persone che abbiano avuto contatti molto ravvicinati con il soggetto, infetto nei 10 giorni precedenti all’esordio dei sintomi”.


Il periodo di incubazione del meningococco è infatti compreso tra due e 10 giorni.

Peroni ricorda ancora “che questo germe è normalmente presente nelle prime vie aeree di circa il 5-10% della popolazione e solo raramente provoca la malattia. Inoltre si tratta di un batterio molto sensibile all’azione dell’aria, della luce, a tutti i disinfettanti ed alle normali misure di pulizia: nell’ambiente esterno e quindi, al di fuori delle persone che lo ospitano, viene rapidamente distrutto”.

Per questi motivi la profilassi antibiotica è stata somministrata sabato scorso solo ai contatti stretti, mentre a coloro che hanno frequentato contemporaneamente la struttura ricreativa, ma senza aver avuto contatti con il gruppo di ragazzi bolognesi se non in via del tutto occasionale e all’aperto, è solo stato richiesto di segnalare al medico curante eventuali sintomi sospetti che potessero presentarsi entro la settimana in corso.

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