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Expo, Cuba si presenta a Roma: arte, musica e architettura – VIDEO

ROMA - Autentica, come la sua gente; affascinante, come le sue spiagge; sorprendente, come le sue città; contrastante

Pubblicato:11-06-2015 13:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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ROMA – Autentica, come la sua gente; affascinante, come le sue spiagge; sorprendente, come le sue città; contrastante come la sua natura; ammirevole, come la sua cultura: Cuba è la sintesi di ogni ricchezza. E come tale si è presentata, nell’ambito di ‘Roma verso Expo’, nella sala Giubileo del complesso del Vittoriano che ospiterà fino al 23 giugno ‘Iniziative di cultura, architettura e società’. Eterogeneo miscuglio di razze e di conoscenze, di stili e di ritmi, di profumi e di sapori, questo arcipelago magico impone il suo fascino e sparge per il mondo quel sussurro provocante che, ogni giorno, attira sempre più visitatori avidi di viverlo pienamente e intensamente. Ripercorrere le sue città significa coesistere nel tempo e nello spazio con un passato ammirevole che si distingue nell’architettura e nella memoria, che vive legata a ogni elemento artistico che spicca nelle sue costruzioni. Godersi la sua cultura significa addentrarsi nell’anima stessa di un’isola bella e mutevole, che si moltiplica in ballo, musica, arti, drammaturgia, letteratura, cinema e arte culinaria. Vero paradiso naturale, questa isola autentica possiede enormi tesori forestali e faunistici.

ITALO CALVINO E LE CITTÀ INVISIBILI – L’associazione Arci e l’Unione scrittori e artisti di Cuba (Uneac) da circa vent’anni organizzano a Cuba un premio letterario dedicato allo scrittore Italo Calvino, nato a Santiago de Las Vegas, La Habana. Il premio è biennale e nel suo ambito sono previste varie attività letterarie. Nel 2013, in occasione dei 90 anni dalla sua nascita, si è deciso di pubblicarne un testo, inedito a Cuba, in lingua spagnola, ‘Le città invisibili’, unitamente a una raccolta di saggi critici inediti in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. L’illustrazione del libro è stata affidata a Sandor Gonzales Vilar, artista cubano nato nel 1977 all’Avana, dove risiede. Sandor Gonzales Vilar si è diplomato in Arti plastiche presso l’Accademia di belle arti ‘San Alejandro’ dell’Avana. È membro dell’Associazione dei giovani scrittori e artisti di Cuba, ‘Hermanos saiz’, e dell’Unione nazionale degli scrittori e artisti di Cuba, Uneac. Ha realizzato 41 esposizioni personali e partecipato a 142 esposizioni collettive, oltre che a Cuba, in vari paesi dell’America Latina, in Francia e in Spagna. È illustratore di libri e di riviste, ha realizzato diverse scenografie e partecipato a festival ed eventi culturali internazionali. Parecchie delle sue opere si incontrano in vari paesi del mondo e appartengono a collezioni private. Le tavole originali delle illustrazioni esposte al Vittoriano in occasione sono di proprietà dell’Arci, che le ha commissionate.


SCUOLE NAZIONALI D’ARTE – Negli anni Cinquanta il Country club all’Avana era un ambiente così esclusivo che nemmeno al presidente Batista, mulatto, era consentito entrare. Subito dopo il trionfo della rivoluzione, Fidel e il Che, giocando a golf nei meravigliosi spazi del club, decisero di farne la sede delle Scuole nazionali d’arte, convinti che la cultura fosse un fattore determinante per promuovere la libertà dei popoli dell’America Latina. Chiamarono un giovane architetto cubano, Ricardo Porro, che – insieme a due italiani, Roberto Gottardi e Vittorio Garatti – diede vita a uno dei progetti più affascinanti che siano mai stati realizzati. Todo es posible. Questo diventa il tema ricorrente nelle testimonianze dei progettisti delle Scuole nazionali d’arte: la tensione e la vicinanza, a dispetto anche delle intenzioni degli autori, tra il progetto e il concetto di utopia. Le scuole di Garatti, Gottardi e Porro riassumono le parole chiave degli anni Sessanta: utopia, fantasia, progetto, rivoluzione. La ricostruzione per immagini fotografiche di questa storia e dei suoi protagonisti è un tentativo di far conoscere un capolavoro contemporaneo, patrimonio dell’umanità. Arci e Arcs oggi si sentono particolarmente impegnati nei confronti dell’Isa (Istituto superiore d’arte) non solo per il suo valore strettamente architettonico ma soprattutto didattico, culturale e sociale. Per questo l’Arci e l’Arcs sono impegnate, in collaborazione con il ministero della Cultura cubano, a ricercare fonti di finanziamento tesi al sostegno del progetto di ristrutturazione e sviluppo dell’istituto.

L’ARCI A CUBA – L’Arci è presente a Cuba fin dall’inizio degli Anni 90. Le iniziative realizzate, le relazioni consolidate, gli interscambi promossi tra Italia e Cuba sono stati molteplici. Le iniziative prendono avvio in un momento difficile per l’economia cubana, quello che viene definito ‘periodo especial’. In questo quadro, l’Arci si adopera per portare concreta solidarietà agli studenti, alle scuole, agli intellettuali cubani. Con il gruppo musicale I Nomadi viene avviata una campagna di raccolta di materiali didattici tra il 1991 e il 1994, conclusasi con un partecipatissimo concerto alla Rampa. Nello stesso periodo, molti circoli Arci danno il via a una campagna di raccolta fondi finalizzata, in collaborazione con l’Uneac, alla pubblicazione di opere di autori italiani e a sostenere la pubblicazione della rivista La gazeta de Cuba. Dal rapporto con l’Uneac prende anche vita il gruppo fondatore del Premio biennale di letteratura dedicato a Italo Calvino, che promuove svariate iniziative in campo letterario. Nel 1993 inizia la collaborazione con Icaic attraverso la realizzazione di rassegne del cinema italiano nell’ambito del Festival internazionale del cinema latino-americano. Partecipano alle iniziative numerosi registi tra i quali ricordiamo Salvatores, Scola, Pontecorvo, Archibugi, Virzì, Tornatore. Negli stessi anni l’Arci contribuisce altresì all’organizzazione di vari eventi musicali che portano a Cuba, oltre a I nomadi, Jovanotti, Sergio Endrigo, Daniele Silvestri, Articolo 31, Edoardo Bennato, Zucchero e, con la collaborazione di Red Ronnie, una produzione televisiva di Roxy bar a Cuba. Memorabile è il concerto del maestro Claudio Abbado del 1998 come i concerti e le lezioni del flautista Andrea Griminelli. Nel 2010 Arci e Arcs avviano progetti di cooperazione, quali ad esempio la ristrutturazione del cinema Riviera e quella del teatro di Santa Fé; collaborano ad iniziative per la ristrutturazione del centro storico della città e sostengono progetti di ecoagricoltura urbana.

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