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Nautica, CNA: “Il 2018 anno straordinario per gli yacht, vendite su del 14,2%”

È quanto emerge dal rapporto di Cna sulla nautica da diporto, reso noto oggi nel corso della presentazione a Viareggio, in provincia di Lucca, al Versilia Yachting

Pubblicato:11-05-2019 15:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:27

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VIAREGGIO (LUCCA) – La nautica italiana da diporto torna a ruggire. Gli anni della grande crisi sono alle spalle grazie a un quadriennio di ripresa sostanziosa. Il 2018, in particolar modo, è stato “eccezionale” con un’espansione produttiva del 14,2%. In generale, fra il primo trimestre 2015 e l’ultimo del 2018 la capacità produttiva è aumentata del 43,6%. Ben al di sopra delle performance medie del settore manifatturiero, che nello stesso arco temporale si è dovuto accontentare di un modesto +7,1%.

È quanto emerge dal rapporto di Cna sulla nautica da diporto, reso noto oggi nel corso della presentazione a Viareggio, in provincia di Lucca, al Versilia Yachting rendez-vous. Un appuntamento nel quale la confederazione nazionale dell’artigianato chiama a confronto parlamentari di maggioranza e opposizione per individuare le ricette utili a consolidare il ritmo della ripresa.

L’associazione di categoria, del resto, fa i conti con una espansione che deve molto alla performance particolarmente brillante della domanda internazionale: l’anno scorso le esportazioni di imbarcazioni diportistiche e sportive made in Italy sono cresciute del 7,9%, raggiungendo un giro di affari di 1,8 miliardi che vale il primato assoluto nel commercio globale davanti a Olanda, Stati Uniti e Germania.


Una fetta cospicua delle vendite è dipesa dal continente americano, che ha assorbito oltre il 46% del nostro export. La ripresa ha consentito di riavvicinarsi ai livelli produttivi ante-crisi dopo il crollo di oltre il 50% riscontrato nel 2011, l’annus horribilis. Rispetto al 2008 mancano all’appello, tuttavia, ancora 6,5 punti percentuali di produzione. Adesso per irrobustire la crescita, Cna Nautica suggerisce di scommettere su “politiche che favoriscano le imprese esistenti o potenziali nelle aree vocate” oltre che “su interventi che puntino a incrementare strutture e servizi dedicati”.

L’associazione invita allo stesso modo a superare il sottoutilizzo delle aree demaniali, ad azzerare i conflitti di competenza fra le istituzioni, a rendere più omogenee normative e tariffe. Per incrementare, la competitività di pmi e artigiani, inoltre, vengono ritenuti essenziali gli interventi su formazione, credito, aiuti agli investimenti, reti e aggregazioni di imprese.

Dai parlamentari arriva la volontà di recepire le istanze del mondo delle imprese, seppure con sfumature differenti. Un primo sentiero viene indicato dal deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, secondo il quale “si tratta di approvare norme e semplici che promuovano le eccellenze”.

Lo stesso percorso viene battuto dal parlamentare del Partito democratico Umberto Buratti, per il quale due sono le parole chiave: sburocratizzazione e formazione. Su entrambi i fronti promette: “In Parlamento sarò al fianco delle imprese di Cna, perché la loro voce possa raggiungere il Governo”.

La deputata del Carroccio Donatella Legnaioli, invece, dichiara la disponibilità della Lega e del ministro Gian Marco Centinaio, vista la sua delega al Turismo, a prendere in considerazione le istanze del mondo produttivo: “Ci sono tutte le porte aperte da parte del nostro ministro e della Lega ed esiste tutta la voglia di far crescere questa parte dell’economia. Ricordiamoci- aggiunge l’esponente leghista- che nel 2011 quando il settore aveva chiaramente perso” colpi “ed era molto in crisi al governo c’era Monti”.

Ridurre il costo del lavoro e la tassazione, invece, sono i temi che dovrebbero affiorare nella discussione secondo il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, il quale menziona come fattore negativo il clima ostile alle imbarcazioni di lunghezza innescatosi dopo il 2011: “Era diventato da criminali possederne una e poter dare sfogo al settore”.

Nautica, Zucconi (FdI): “Norme semplici come nel turismo per favorire la ripresa”

La nautica da diporto sta conoscendo una cospicua ripresa da un quadriennio. Nel 2018 la produzione è cresciuta del 14,2%, come viene riscontrato nel rapporto annuale di Cna, presentato oggi al Versilia Yachting rendez-vous.

Cosa dovrebbe fare il Governo per consolidare lo sviluppo del settore? Il parlamentare di Fratelli di Italia, Riccardo Zucconi, punta su un intervento legislativo ad hoc: “Siamo passati da un periodo bruttissimo, cominciato nel 2008- ricorda, rispondendo alla ‘Dire’-. Il recupero c’è ed è sempre più marcato, soprattutto per la cantieristica toscana e viareggina in modo particolare. La politica si deve mettere in ascolto, deve semplificare e promuovere i settori che sono le eccellenze della produzione italiana”.

Questo, aggiunge, “va fatto nel mondo del turismo, nella cantieristica. Bisogna stare accanto alle imprese. Non si tratta di fare regali o prebende di alcun tipo. Si tratta semplicemente di fare norme chiare e semplici che promuovano le nostre eccellenze”.

Del resto, una buona pratica esiste: “È quello che ho tentato di fare con la legge sul turismo. Ed è quello che vorrei fare per tutti i settori importanti che riguardano in modo particolare la Toscana”.

Nautica, Buratti (PD): “Meno burocrazia per consolidare la ripresa del diporto”

“Consolidare la ripresa dovrebbe essere una delle priorità del Governo. E anche nelle proposte di Cna, anche a seguito di uno studio che è stato fatto” emerge l’importanza di “sburocratizzare tutte le azioni che oggi, invece, bloccano e frenano il settore, così come a livello di investimenti il nostro Paese ha bisogno di rinnovare le infrastrutture in questa direzione”. Lo spiega alla ‘Dire’ il deputato del Partito democratico Umberto Buratti, a margine della presentazione al Versilia Yachting rendez-vous del rapporto sulla nautica da diporto curato da Cna.

L’altra priorità per il deputato originario di Forte dei Marmi è avere “un dialogo col settore, perché solo attraverso questo si può arrivare di formazione. Perché- fa sapere- dobbiamo anche accompagnare i nostri giovani a crescere. In questo, però, l’offerta scolastica non è in linea con le esigenze del mercato”.

Buratti si mette a disposizione delle imprese di Cna. “È importante il confronto immediato che il settore deve avere col Governo- rileva-. L’esecutivo deve ascoltare. In Parlamento da parte mia sarò al fianco delle imprese di Cna, perché la loro voce possa raggiungere il Governo”.

Nautica, Legnaioli (Lega): “Settore fondamentale, le porte del min. Centinaio sono aperte”

“La nautica ha avuto una crisi nel 2011 con una grande ripresa nel 2014 che è proseguita negli anni successivi. Si tratta di una parte fondamentale dell’economia per tutto il Paese, naturalmente in misura maggiore per la Toscana e per la Versilia. Abbiamo Gian Marco Centinaio che è anche ministro del Turismo. E quindi quale migliore attività se non quella della nautica può richiamare il turismo?”. È quanto afferma alla ‘Dire’ la deputata della Lega Donatella Legnaioli a margine della presentazione al Versilia Yachting rendez-vous del rapporto di Cna sulla nautica da diporto in Italia.

Ci sono tutte le porte aperte da parte del nostro ministro e della Lega ed esiste tutta la voglia di far crescere questa parte dell’economia- aggiunge-. Ricordiamoci che nel 2011 quando il settore aveva chiaramente perso” colpi “ed era molto in crisi al governo c’era Monti. Bisogna ricordarcelo. La Lega è per aprire a questi interessi e con un ministro come Centinaio”, si può andare incontro a tutte le idee “che ci vengono poste”.

Nautica, Mallegni (FI): “Tasse e costo del lavoro i problemi del diporto”

La nautica da diporto in Italia è tornata a crescere nell’ultimo quadriennio, ma lo sviluppo è stato determinato in maniera preponderante dalla domanda estera. Cosa dovrebbe fare il Governo per consolidare l’espansione? “La ripresa ha caratterizzato in particolare l’export, perché se guardiamo al mercato interno ci viene da piangere– commenta alla ‘Dire’ il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, a margine della presentazione al Versilia Yachting rendez-vous del rapporto curato da Cna-. Bisogna valorizzare il lavoro, quindi farlo costare necessariamente di meno, offrire degli spazi adeguati e dei porti che possano ospitare delle imbarcazioni da diporto adeguate”.

L’altra questione significativa ad avviso dell’esponente azzurro “è la tassazione: fra il 2011 e il 2017 era diventata una tragedia possedere una barca. Infatti a livello nazionale sulle imbarcazioni dai 10 ai 24 metri c’è stato un crollo di oltre il 50%” a livello produttivo, “e abbiamo osservato una modesta ripresa del 16% soltanto l’anno successivo. Era da criminali in questi anni possedere un’imbarcazione e poter dare sfogo a quello che è la diportistica italiana che è sempre stato un nostro ‘plus'”.

Mallegni invita a investire nel settore. “Se il Governo crede che questa la sia strada giusta- avverte- deve tornare a far sviluppare il diporto, perché ciò significa dare lavoro agli artigiani che hanno sempre caratterizzato un brand nazionale che ci vede protagonisti nel mondo“.

Se vediamo due barche, del resto, “una nella piazza di Pietrasanta, una a Time Square a New York ci accorgiamo che sono entrambe italiane. E questo è merito dei piccoli artigiani. Se non andremo in questa direzione saremo tutti morti”.

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