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Giardino e psicologo, a Bologna Ageop si rinnova

Sono terminati i lavori di ristrutturazione nella casa di via Siepelunga: oggi l'inaugurazione

Pubblicato:11-05-2018 16:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:52
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BOLOGNA – Ci sono il giardino, uno sportello d’ascolto psicologico, una sala-laboratorio e perfino una sala giochi. E sei mini appartamenti. Una struttura interamente ristrutturata e dedicata ai piccoli pazienti pre e post trapianto di midollo osseo e alle loro famiglie provenienti da fuori Bologna e anche dall’estero. È Casa Siepelunga, situata sull’omonima via ai piedi dei colli bolognesi, che Ageop ha inaugurato questa mattina, nel giorno del 36esima anniversario della fondazione. Acquistata nel 2010 con un investimento di circa un milione e mezzo di euro, dopo 12 anni di comodato d’uso concessi dalla Fondazione Pini, proprietaria dello stabile donato tempo addietro da Rina Melloni, ha aperto i battenti questa mattina.

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“E’ una casa che ci accompagna da molti anni- sottolinea Gianfranco Marino, presidente di Ageop– da quando l’abbiamo acquistata abbiamo avuto la possibilità di modificare la casa effettuando migliorie sia a livello di sicurezza che a livello estetico”. All’interno della struttura sono stati ricavati sei mini-appartamenti, un punto d’ascolto psicologico, una sala laboratori, una sala giochi per gli adolescenti e una con libri e giocattoli per i più piccoli. All’esterno, invece, un giardino curato dove poter stare all’aria aperta e giocare. Presenti all’inaugurazione, oltre ai vertici di Ageop, l’assessore comunale alla Sanità, Giuliano Barigazzi, Kyriacoula Petropulacos direttrice regionale Sanità e Antonella Messori direttrice del Policlinico Sant’Orsola.

Posti come questo fanno sì che “l’Oncoematologia del Sant’Orsola in questo modo accolga tanti pazienti che vengono anche dal resto d’Italia“, più qualche convenzione con paesi esteri “come Venezuela e Serbia” spiega Antonella Messori. “Man mano che la tecnologia avanza in sanità noi dobbiamo occuparci sempre di più dell’umanizzazione delle cure, un aspetto fondamentale della sanità”, conclude Barigazzi.


La realizzazione dei lavori è stata possibile anche con contributi di privati e aziende: tra i più importanti Enel cuore ed Enel energia hanno donato 100.000 euro per la ristrutturazione di due appartamenti e del punto d’ascolto; Ikea ha donato gli arredi delle sale giochi e laboratorio; Geodis ha contribuito alla sistemazione degli spazi interni, e infine Topolino autoclub ha donato le sue quote associative.

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