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Fare la spesa e accumulare soldi? Ora si può con una app che legge gli scontrini

BOLOGNA - Fare la spesa risparmiando dei soldi

Pubblicato:11-05-2016 14:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:42

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Come funziona T-Frutta

BOLOGNA – Fare la spesa risparmiando dei soldi da accumulare sul proprio conto Paypal o sul contocorrente, per spenderli come e quando si vuole. Da oggi si può anche a Bologna, grazie ad una app messa a punto da una start up dell’Università di Parma. Basta scaricare l’applicazione, ‘T-Frutta‘, fotografare lo scontrino della spesa (a patto che riporti per esteso il nome delle merci acquistate) e il sistema riconosce automaticamente i prodotti che danno diritto al credito. Hai comprato una confezione di birra di un certo marchio aderente al progetto? Ecco, l’applicazione ti riconosce 20 centesimi e li versa sul tuo conto in banca. Naturalmente, aprendo la app si accede ad un elenco dettagliato di prodotti, divisi per categoria merceologica, oggetto delle promozioni, in modo da poter orientare preventivamente i propri acquisti. Insomma, è la versione 2.0 del coupon cartaceo o dei volantini con le offerte dei supermercati, con la differenza che lo sconto non si ha alla cassa, ma c’è un immediato ristorno in denaro.

t-fruttaL’applicazione è stata messa a punto da Ubiq, uno spin off dell’Ateneo ducale nato nel 2012: nel frattempo la piccola start-up è cresciuta, oggi dà lavoro a 20 neolaureati (età media 28 anni) ed è stata acquisita da Sia, colosso specializzato nella progettazione e nella realizzazione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati al sistema bancario, ma anche alla pa, in particolare nel campo dei pagamenti digitali. Dopo un primo test pilota a Modena nel 2013, nel 2015 T-frutta è stata lanciata ufficialmente a Milano, Roma, Torino, nell’area di Monza e della Brianza. Dodici mesi dopo si contano 45.000 utenti, più di 373.000 scontrini gestiti e 478.000 euro accreditati sui conti dei consumatori. Un’attività che ha consentito a Ubiq di realizzare 800.000 euro di fatturato nel 2015, frutto degli accordi con le aziende di largo consumo (da Barilla a Unilever, da Lavazza a Nivea, passando per ParmaReggio e Procter and Gamble, sono circa 25), che hanno aderito alla proposta.


scontrinoIl risparmio medio a scontrino si aggira attorno ai 2,5 euro, ma, spiega Davide Pellegrini, docente all’Università di Parma e co-fondatore di T-frutta, “ci sono risparmiatori che hanno accumulato anche 200 euro in un anno“. Non solo, se il credito si può incassare su Paypal, sul proprio conto in banca o anche tramite assegno, lo si può anche donare, come hanno fatto alcune mamme modenesi che hanno utilizzato l’app per raccogliere fondi da girare alla scuola dei figli. L’applicazione può essere utilizzata per gli acquisti fatti in qualsiasi punto vendita, a patto che lo scontrino sia parlante e, quindi, possa essere letto dal software. “Il nostro obiettivo- aggiunge Pellegrini- è rivolgerci da un lato ai consumatori più orientati all’utilizzo di strumenti digitali, dall’altro alle industrie di marca che cercano nuove modalità di contatto e fidelizzazione della clientela”. Dopo lo sbarco a Bologna, la prossima tappa sarà Reggio Emilia, per poi approdare entro l’anno sul mercato nazionale.

di Vania Vorcelli, giornalista professionista

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