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“Pinocchio il bullo”, a Ravenna 250 piccoli attori sul palco contro il bullismo

Appuntamento mercoledì 18 aprile alle 21 al teatro Alighieri di Ravenna

Pubblicato:11-04-2018 13:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:45

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RAVENNA – Si chiama “Pinocchio il bullo” ed è una pièce teatrale molto speciale, che non parla esattamente di Pinocchio. Sul palco saranno raccontate, infatti, storie di vita quotidiana quanto mai attuali, legate alle tante realtà di bullismo di cui si sente parlare quotidianamente . Ma la particolarità è anche un’altra: il numero degli attori. Che saranno non 10 o 20 o una cinquantina come nei musical, ma addirittura 250. Duecentocinquanta attori in scena in una stessa sera, giovani dai 10 ai 17 anni, che sotto la regia di Beppe Aurilia proveranno a raccontare la storia del famoso burattino di Collodi con una ‘luce’ tutta particolare.

E’ un vero e proprio inno al teatro quello che andrà in scena mercoledì 18 aprile (alle 21) sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna. Beppe Aurilia, napoletano di origine e ravennate di adozione, è un regista e attore molto noto per il suo impegno nel sociale. In tanti anni di lavoro (ha festeggiato i 20 anni di carriera proprio l’anno scorso), ha saputo coinvolgere tante categorie di persone diverse (carcerati, disabili, persone affette da autismo e tanti ma tanti ragazzi, giovani e giovanissimi), dimostrando come l’esperienza del teatro sia un ponte che mette in comunicazione varie sponde dell’esistenza. Ha ricevuto anche diversi riconoscimenti teatrali.

L’opera ‘Pinocchio il bullo‘ è la rivisitazione di Pinocchio, dove però alla figura del famoso burattino si sostituiscono vari giovani interpreti in situazioni che ricalcano l’attualità dei giovani d’oggi. E naturalmente la finalità di questo lavoro teatrale è la lotta e la prevenzione del bullismo.


Da chi è composto l’esercito di giovani attori che salirà sul palco? Bambini di quinta elementare della scuola Randi e adolescenti delle superiori: dell’istituto comprensivo Valgimigli dell’istituto tecnico Giuseppe Ginanni. 

L’originalità dell’evento ha avuto risonanza anche fuori dal territorio ravennate tanto che da qualche anno il progetto viene replicato con scuole di Foligno e del palermitano. La rappresentazione rientra nel progetto Inno al Teatro, possibile anche quest’anno grazie all’attenzione del Comune di Ravenna.

Chi è Beppe Aurilia

Nasce artisticamente negli anni novanta con il Teatro delle Albe di Ravenna. Nel 2000 viene nominato al premio UBU under 30 con il Baldus di: Marco Martinelli.
Nel 2001 crea e dirige la compagnia teatrale “Poveri d’Arte Teatro” scrivendo testi e riscritture su classici.
I suoi laboratori lo portano a dirigere spettacoli con 80 attori in scena, lavorando con diverse identità: adulti, adolescenti, rifugiati politici, case famiglie, disabili, istituti scolastici medie inferiori e superiori.
Nel 2003 Partecipa Festival Internazionale di Theran (Iran).
Dal 2004 è guida-regia della Non-scuola di Ravenna Teatro.
Dal 2007 al 2009 ha lavorato con il Teatro Stabile Mercadante di Napoli nel progetto Arrevuoto di Scampia firmando
la riscrittura e regia (2008/09).
Durante il suo percorso,incontra maestri come Marco Martinelli (Teatro delle Albe), Giulia Varley (dell’Odin Teatret),
Yoshi Oida (Peter Brook)


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