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“Festeggiano per la sconfitta del Pd e la ‘morte’ di Renzi”: sotto attacco i giovani dem di Roma

Macabro party organizzato dai Giovani Democratici del Municipio XIV - Roma, il deputato Luciano Nobili chiede "Provvedimenti immediati ed esemplari"

Pubblicato:11-04-2018 10:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:45
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ROMA – “I Giovani Democratici del XIV Municipio di Roma hanno organizzato una festa per celebrare la sconfitta del Partito Democratico del 4 marzo e l’hanno dedicata alla “morte” (si spera politica) di Matteo Renzi. Con tanto di “Riposa in pace” e l’immagine del nostro ex segretario davanti alla bara. Neanche i troll più sanguinari del #M5S e della Lega sono mai arrivati ad un’indecenza simile”. E’ questa la denuncia di Luciano Nobili, parlamentare del Partito Democratico, che sulla sua pagina facebook posta la ‘macabra’ immagine dell’evento.

Sulla pagina dell’evento, i toni sono chiaramente goliardici: “Durante la campagna elettorale percepivi un certo malessere? Il 4 Marzo ti ha svuotato di ogni energia? La Casellati Presidente del Senato ti ha dato il colpo di grazia? Festeggiaci su e R.I.P.ARTY! Ti aspettiamo! …E se non bastasse, prova a pensare che solo da poche ore Di Maio o Salvini potrebbero essere incaricati come Presidente del Consiglio”.


NOBILI: “MI VERGOGNO, SUBITO PROVVEDIMENTI ESEMPLARI”

“Da tempo credo che i toni nella discussione interna al Partito Democratico abbiano passato il limite– aggiunge Nobili-. E sono stato in prima linea a difendere i miei compagni di partito quando soggetti anonimi in rete hanno lanciato assurde richieste di espulsione di dirigenti “sgraditi. Ma quello che ho appena scoperto è di una gravità senza precedenti”.

“Sono stato nel 2007 uno dei fondatori del Giovani Democratici- aggiunge Nobili-. Oggi mi vergogno dell’organizzazione che ho contribuito a far nascere. Non si tratta di una bravata, ma di un evento promosso dall’organizzazione ufficiale dei GD e come se non bastasse tra i partecipanti ci sono autorevoli dirigenti, tra cui il segretario romano“.

“Si tratta- conclude- di un atto indegno che meriterebbe provvedimenti immediati ed esemplari. Ne va della vita stessa della nostra comunità politica”.

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