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Trivelle, appello dei sindacalisti della Cgil per il sì al referendum del 17 aprile

Come sindacalisti - dicono i primi firmatari dell'appello - siamo convinti della necessità e dell'urgenza della transizione a un nuovo modello energetico, democratico e decentrato, 100% efficienza energetica e rinnovabili, grande opportunità di crescita economica e di nuova e qualificata occupazione per il nostro paese"

Pubblicato:11-03-2016 15:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:22

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trivelle

ROMA – Oltre quattrocento firme per sostenere l’appello a favore del referendum contro le trivelle il prossimo 17 aprile. A lanciarlo alcuni sindacalisti della Cgil che, a livello individuale, hanno deciso di appoggiare il SI’ al referendum. “Come sindacalisti – dicono i primi firmatari dell’appello – siamo convinti della necessità e dell’urgenza della transizione a un nuovo modello energetico, democratico e decentrato, 100% efficienza energetica e rinnovabili, grande opportunità di crescita economica e di nuova e qualificata occupazione per il nostro paese”.

Le trivellazioni, il petrolio e le fonti fossili – si legge nell’appello – “rappresentano un passato fatto di inquinamento, dipendenza energetica, interessi e pressioni decisionali delle lobby, conflitti, devastazione ambientale e della salute, cambiamenti climatici. Vogliamo un futuro basato sull’efficienza energetica e le fonti rinnovabili distribuite, un’economia sostenibile ed equa, la piena occupazione e la democrazia partecipativa. Vogliamo che il nostro Paese acceleri la transizione energetica, si doti di un piano industriale strategico per lo sviluppo sostenibile e di un piano per la decarbonizzazione che contribuisca a realizzare l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale entro 1.5 gradi come sancito nell’accordo della conferenza sul clima di Parigi”.


Il referendum è “un’occasione per mettere al centro del dibattito pubblico le scelte energetiche e industriali strategiche del nostro Paese e dare la possibilità ai cittadini di partecipare a queste scelte”. L’impegno dei sindacalisti proseguirà anche dopo il referendum, “porteremo avanti questa battaglia anche in future campagne referendarie e più in generale nel nostro quotidiano impegno sindacale”, promettono in conclusione.

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