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Roma, l’ex Iena Giarrusso (M5S) contro il referendum su Atac

ROMA - “Atac è una delle principali aziende europee nel settore del trasporto pubblico, ma rappresenta anche un'esemplare fotografia della

Pubblicato:11-02-2018 15:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:28
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ROMA – “Atac è una delle principali aziende europee nel settore del trasporto pubblico, ma rappresenta anche un’esemplare fotografia della gestione dissennata della cosa pubblica da parte dei politici di professione, che negli anni sono stati capaci di accumulare 1 miliardo e trecento milioni di debiti (duemila e seicento miliardi delle vecchie lire!!) a scapito dei romani che tutti i giorni devono fare i conti con disservizi e ritardi. L’amministrazione M5S con grande senso di responsabilità nei confronti dell’azienda, dei lavoratori e dei cittadini, ha avuto il coraggio di affrontare la questione evitando di sperperare ulteriormente soldi pubblici senza una visione e una prospettiva come è stato fatto fino adesso”. Lo scrive su Facebook l’ex Iena Dino Giarrusso, candidato M5S alla Camera al Collegio uninominale Roma 10.

È cominciato così un percorso di risanamento che punta -nell’arco di tre anni- a ridurre i tempi d’attesa per gli utenti, potenziare il servizio, aumentare il numero di linee e autobus, garantire i livelli occupazionali e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti- aggiunge- Alla fine di settembre il Tribunale di Roma ha ammesso la procedura di concordato preventivo in continuità, l’unico strumento normativo di cui ci si poteva avvalere per portare avanti il programma di efficientamento dell’azienda. Il che vuol dire che i giudici hanno confermato la bontà delle politiche avviate dall’amministrazione M5S per far tornare Atac sana e competitiva e uscire dalla crisi in cui versa”.

“In questo contesto critico- conclude Giarrusso- sarebbe facile svendere l’azienda come vorrebbero fare tante forze politiche, abbandonando totalmente le periferie e tutte le zone considerate “a bassa redditività” da un eventuale gestore privato. Sono tante le mire speculative dei privati sul trasporto pubblico romano, ed è surreale anche solo immaginare che un servizio fondamentale per la vita dei cittadini romani possa dipendere dal potenziale guadagno di speculatori privati. Il privato inevitabilmente taglierebbe senza alcuno scrupolo tutti i servizi poco remunerativi – che in realtà sono indispensabili! – perché l’unico interesse del privato è il suo profitto, non il bene dei romani. L’Atac è e deve rimanere pubblica a tutela dei lavoratori e a tutela del servizio: la difesa contro la privatizzazione che invocano il PD e i suoi candidati radicali Magi e Bonino è la nostra forza”.


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