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Abusivismo a Roma, scovato finto albergo a due passi da piazza Navona

ROMA - Si pubblicizzava sul web come hotel, non avendo l'autorizzazione e non possedendo neppure il certificato di prevenzione antincendi.

Pubblicato:11-02-2018 13:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:28
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ROMA – Si pubblicizzava sul web come hotel, non avendo l’autorizzazione e non possedendo neppure il certificato di prevenzione antincendi. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno individuato e sanzionato un ‘finto’ albergo a due passi da Piazza Navona nel corso delle attività di controllo alle strutture ricettive della Capitale, in attuazione delle indicazioni sul contrasto all’abusivismo dell’Amministrazione.

L’ultimo intervento, a seguito di attività di collaborazione con gli altri Enti, nato da segnalazione della Questura di Roma, ha portato i caschi banchi a controlli su un affittacamere in via della Pace, poco distante dalla centralissima Piazza Navona, che si pubblicizzava su internet come albergo ‘5 stelle’.

Gli agenti hanno rilevato gravi irregolarità, relative ad autorizzazioni non corrispondenti alla realtà.


Nel corso dell’ispezione gli agenti, anzichè trovare quattro attività di affittacamere e una Casa Vacanze imprenditoriale, costituita da 42 camere e 92 posti letto, hanno verificato che le attività erano irregolarmente riunite sotto un’unica gestione irregolare, tra l’altro priva del Certificato di Prevenzione incendi previsto dalla legge.

L’intervento congiunto, effettuato dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, del Nucleo di Supporto Operativo della Polizia Locale specializzato in Polizia Turistica, dell’Ufficio Tecnico del I Municipio, della SIAE, dell’Ispettorato del Lavoro e della Sezione di Polizia Edilizia del I Gruppo Centro ha consentito di appurare che la destinazione catastale dello stabile risultava quella per abitazione civile (A/2) al posto di quella necessaria per le strutture alberghiere (D/2).

Inoltre, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha accertato la mancata regolarizzazione di dieci dipendenti.

Tutti i responsabili delle società intestatarie delle attività sono stati perseguiti per attività alberghiera priva di titolo e per la mancanza dell’autorizzazione alla somministrazione alimentare. Gli agenti hanno inoltrato una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l’ingannevole pubblicità fatta sui siti internet specializzati.

“Chi propone dei bluff ai turisti va perseguito. Roma ha strutture alberghiere di eccellenza, che non meritano di essere offuscate dal comportamento scorretto di chi pubblicizza e promette ospitalità in strutture irregolari. Stiamo andando avanti con un’azione costante per individuare chi agisce fuori delle regole. Ne va dell’immagine della città e dell’accoglienza ricevuta dal turista. Grazie alla collaborazione tra forze di polizia, questa azione è più incisiva, e garantisce gli operatori onesti dalla concorrenza sleale”, dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni.

“Le modalità tecnico-operative adottate nella circostanza- ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale Diego Porta – confermano la validità degli interventi congiunti che, con un unico accesso, consentono di effettuare accertamenti di competenza di Enti diversi in sinergia tra loro. Tali attività risultano inoltre particolarmente efficaci per il perseguimento di comportamenti gestionali scorretti che ledono l’interesse della intera collettività, ivi compresa la correttezza degli imprenditori onesti e l’immagine turistica della città di Roma Capitale”.

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