MILANO – La bellezza delle Marche “è la prova dell’esistenza di Dio”. C’era anche Vittorio Sgarbi a promuovere le Marche alla Bit di Milano, e ha fatto una vera e propria dichiarazione d’amore per la regione dove ultimamente trascorre diverso tempo per via del suo impegno politico come assessore a Urbino. “Le Marche sono un libro aperto di Storia dell’arte– ha detto Sgarbi-. Ogni scuola pittorica è presente. I più grandi artisti del loro tempo, escludendo Raffaello che vi è nato, penso a Bellini, Crivelli, Lotto, sono arrivati nelle Marche ed è stato come un ritorno a casa. Perché nelle Marche è come sentirsi a casa. E’ capitato anche a me che, da quasi trent’anni, ne testimonio la bellezza per autentico sentimento di passione e di scoperta di capolavori. La stessa passione che animò Berenson quando scopri Lorenzo Lotto a Recanati”.
Insomma, la bellezza delle Marche, ha concluso il critico d’arte, “è la prova dell’esistenza di Dio perché qui gli artisti hanno dato il meglio guardando un ambiente meraviglioso. Una regione piccola nelle dimensioni, ma proporzionalmente la più grande per quantità di patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico in Italia”.
Di Luca Fabbri, giornalista
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