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Dopo lo sgombero, protesta davanti al Comune di Bologna. E i vigili chiudono le porte.

BOLOGNA - Dopo lo sgombero delle scuole Ferrari di

Pubblicato:11-02-2016 10:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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Sgombero_proteste

BOLOGNA – Dopo lo sgombero delle scuole Ferrari di via Toscana, avvenuto ieri, gli ex occupanti dello stabile e Asia-Usb si presentano a protestare davanti alla sede del Comune di Bologna ma le porte di Palazzo D’Accursio, non appena bandiere e striscioni fanno la propria comparsa, si chiudono rapidamente davanti ai manifestanti (al momento una trentina).

“Ecco la risposta dell’amministrazione dopo il vergognoso sgombero di ieri”, urla un portavoce di Asia al megafono. Prima dell’arrivo dei manifestanti, poco dopo le 10 di stamattina, i vigili urbani presidiavano i diversi ingressi della sede comunale.porta_PalazzoAccursio


Asia e occupanti si sono avvicinati a quello principale che affaccia su piazza Maggiore e rapidamente il portone, già chiuso per metà, è stato rapidamente sbarrato dagli agenti. In risposta, i manifestanti hanno srotolato sull’ingresso uno striscione con scritto: “Ancora un’occupazione sgomberata, il Comune se ne lava le mani” (guarda il video). Il drappello di Polizia che solitamente staziona sotto Palazzo D’Accursio, si tiene a distanza: nell’ultima occasione simile, poche settimane fa, il tentativo di ingresso era finito con spintoni tra attivisti e agenti.

Asia, intanto, lancia la convocazione di un convegno sul diritto all’abitare per il 26 febbraio e promette nuove iniziative di protesta nei giorni a venire, assicurando che “la prossima volta non ci faremo fermare da un cordone di Polizia o da un portone chiuso, ma porteremo dentro il Comune le ragioni della lotta per la casa”.

Di Maurizio Papa, giornalista professionista

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