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Consulta dà l’ok al referendum su voucher, no articolo 18: “Inammissibile”. Camusso: “Valutiamo ricorso a Corte europea”

ROMA - Nell'odierna camera di consiglio la Corte Costituzionale

Pubblicato:11-01-2017 13:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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ROMA – Nell’odierna camera di consiglio la Corte Costituzionale ha dichiarato “ammissibile la richiesta di referendum denominato ‘abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)'” e “inammissibile la richiesta di referendum denominato ‘abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi'”, la parte sull’art. 18 della richiesta di referendum.

Dichiarata poi “ammissibile la richiesta di referendum denominato ‘abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti'”.

CAMUSSO: SU ART.18 VALUTEREMO RICORSO ALLA CORTE EUROPA

“Continueremo la nostra iniziativa e valuteremo nei prossimi giorni tutte le possibilità per ristabilire i diritti, compreso il ricorso alla corte europea sulla normativa sui licenziamenti”. Lo annuncia la leader della cgil, Susanna Camusso, commentando la decisione della Consulta sui referendum.


La bocciatura del quesito referendario sull’articolo 18 “non è una sconfitta”. Risponde  Camusso, in conferenza stampa, sulla decisione della Consulta sui referendum. “Non vedo perché- aggiunge- visto che è la prima volta che il sindacato presenta dei quesiti referendari e su 2 si va a votare. Dopo tanti anni- conclude- c’è al centro il tema del lavoro. Questo è un grande risultato”.

CAMUSSO A BOERI: OPACITÀ SUI GRANDI UTILIZZATORI VOUCHER

“Vedo che c’è trasparenza per noi e opacità per i grandi fenomeni”. La leader della Cgil, Susanna Camusso, risponde così al presidente dell’Inps Boeri sui numeri dei voucher utilizzati dal sindacato. “Oggi abbiamo letto una cosa che ci ha fatto piacere e ci ha sorpreso. Boeri- aggiunge Camusso- ha detto che il volume di voucher usati dalla Cgil è di 750 mila euro e dalla Cisl di 1,5 milione. Il nostro dato equivale a tre persone e mezzo a tempo pieno. Vorremo sapere come fa l’Inps a snocciolare i dati relativi a una organizzazione mentre ci ha detto che è impossibilitata a dirci, cosa che abbiamo chiesto, chi sono i grandi utilizzatori”. A chi le chiede se comunque alla Cgil vada bene l’uso che fa dei buoni lavoro il sindacato dei pensionati, Camusso osserva che “sarebbe meglio trovare altre soluzioni ma se non si trovano questo utilizzo è nella legalità. Dovremmo stare nella illegalità?”, conclude.

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