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Ondata di scioperi, in Emilia Romagna arriva un dicembre ‘caldo’

È ampio e variegato il programma degli scioperi proclamati in Emilia-Romagna da lunedì fino a Natale

Pubblicato:10-12-2016 14:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:24

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BOLOGNA – Dai panificatori ai dipendenti Telecom, passando per i lavoratori della Fiera di Bologna, di Tper e dei nidi di Rimini, senza dimenticare le Poste, la raccolta rifiuti, e il rischio-occupazione alla Selcom di Castel Maggiore, in provincia di Bologna. È ampio e variegato il programma degli scioperi proclamati in Emilia-Romagna da lunedì fino a Natale.

I primi a incrociare le braccia saranno i panificatori associati a Fiesa-Confesercenti e Federpanificatori, che lunedì daranno vita a uno sciopero nazionale di otto ore con manifestazione alla ‘Casa del pane’ di Milano, indetto da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, “dopo 22 mesi di vacanza contrattuale e numerosi incontri, sia in sede plenaria che tecnica”. L’obiettivo dello sciopero, che in regione interessa oltre 400 panifici, che danno lavoro a oltre 2.000 persone, è “sbloccare la fase di stallo delle trattative e arrivare a un rinnovo del contratto che possa migliorare le condizioni di circa 80.000 lavoratori a livello nazionale”.


In particolare, i sindacati contestano “l’assurda pretesa di Federpanificatori e Fiesa di destrutturare il sistema di contrattazione condiviso dalle parti, negando ogni disponibilità a riconoscere aumenti contrattuali sui minimi tabellari nazionali”. Sempre per lunedì, i sindacati autonomi Cobas lavoro privato, Cub e Sgb hanno proclamato l’astensione dal lavoro, a livello nazionale e per tutta la giornata, degli addetti alla raccolta dei rifiuti, che in Emilia-Romagna coinvolgerà, quindi, i dipendenti di Hera e Iren. Sempre in Iren, a Reggio Emilia lunedì e martedì incrocerà le braccia, per due ore, il personale del settore elettricità.

Martedì toccherà invece al trasporto pubblico locale e alle telecomunicazioni. A Bologna, per quanto riguarda Tper, l’astensione dal lavoro degli autisti proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl trasporti durerà dalle 10.30 alle 14.30, e nello stesso giorno sciopereranno anche gli accertatori della sosta. Sempre martedì, la città sarà attraversata dalla manifestazione regionale dei lavoratori Tim e Telecom, che partirà alle 10.30 (con concentramento a partire dalle 9.30) da piazza XX Settembre.

Il corteo si inserirà nello sciopero nazionale proclamato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Cobas, Usb e Snater, che durerà tutta la giornata. Il 13 poi è anche sciopero nazionale dei lavoratori elettrici. Lo stesso giorno, dalle 14.30 si svolgerà a Roma, davanti alla sede del ministero dei Beni e delle Attività culturali, un presidio sindacale di quattro Fondazioni lirico-sinfoniche (Arena di Verona, Maggio Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, e Teatro Petruzzelli di Bari), costrette a tagliare i costi del personale per raggiungere il pareggio di bilancio. Il presidio si terrà in occasione dell’incontro con il direttore generale Onofrio Cutaia con una delegazione di cui fanno parte anche rappresentanti del Teatro comunale.

È partito ieri, poi, “lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive” dei dipendenti delle Poste su tutto il territorio nazionale, che andrà avanti fino al 9 gennaio, con la sola esclusione della giornata di venerdì. Astensione dal lavoro con presidio, invece, per i lavoratori della Fiera di Bologna, che il 22 si mobiliteranno, in occasione dell’assemblea dei soci, per scongiurare la possibile revisione in senso privatistico dello Statuto.

Spostandosi a Rimini, il 20 incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro, in segno di protesta contro l’esternalizzazione del servizio decisa dal Comune, le insegnanti dei nidi. Lo sciopero, in questo caso, è stato proclamato da Fp-Cgil, Cisl-Fp, e Uil-Fpl. Infine, acque agitate anche alla Selcom, ancora nel limbo in attesa di conoscere i nomi dei potenziali acquirenti. In particolare, se nel summit di venerdì al ministero dello Sviluppo economico questi nomi non usciranno, la Fiom-Cgil ha già annunciato che i lavoratori (770 in tutta Italia, di cui 360 nello stabilimento bolognese di Castel Maggiore, per cui ci sarebbero quattro proposte d’acquisto) sono pronti a “passare il Natale in fabbrica”. Inoltre, dietro l’angolo sono in preparazione nuovi scioperi dei dipendenti di Cna contro gli annunciati licenziamenti.

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