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Lavoro, Inps: “Aumentano le assunzioni a tempo indeterminato in Italia, +330 mila nel 2015”

Nei primi dieci mesi del 2015 e' aumentato, rispetto

Pubblicato:10-12-2015 14:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:41

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lavoroNei primi dieci mesi del 2015 e’ aumentato, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato nel settore privato: +329.785: da 1.107.762 a 1.437.547. Diminuiscono invece le assunzioni con contratti a termine (-59.782) e le assunzioni in apprendistato (-43.834). E’ quanto emerge dai dati Inps dell’Osservatorio sul precariato per il periodo gennaio-ottobre 2015.

La variazione netta – vale a dire il saldo tra le assunzioni e le cessazioni – per i primi dieci mesi del 2015 e’ pari a 616.543 posizioni; cio’ che e’ rilevante e’ il confronto con l’analogo valore per l’anno precedente, pari a 309.569 unita’: il miglioramento e’ dunque superiore alle 300mila unita’. Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia sono state 1.437.547, il 29,8% in piu’ rispetto all’analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 406.691 (l’incremento rispetto al 2014 e’ del 17%). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato risulta fortemente positiva (+507.691) e nettamente superiore a quella registrata per il corrispondente periodo dell’anno precedente (+92.114).

L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale (+30%) in Friuli-Venezia Giulia (+78%), in Umbria (+56%), in Piemonte (+52%), nelle Marche (+47%), in Trentino-Alto-Adige (+47%), in Emilia-Romagna (+46%), in Veneto (+45%), in Liguria (+44%), nel Lazio (+38%), in Lombardia (+35%), in Val d’Aosta (+32%), in Toscana (+35%), in Sardegna (+31%). Le variazioni piu’ modeste si registrano nelle regioni del Sud: Sicilia (+4%), Puglia (+11%) e Calabria (+12%).


Per quanto riguarda i buoni lavoro, nei primi dieci mesi del 2015 risultano venduti 91.867.175 voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014 (54.800.369), pari al 67,6%, con punte del 98,5% in Sicilia, dell’85,9% in Liguria e dell’85,2% in Puglia.

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