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Svimez: tra i 15 e i 34 anni occupazione peggio di Spagna e Grecia

Nel 2015 gli occupati al Sud erano meno di 6 milioni. Il maggior contributo alla ripresa occupazionale meridionale è venuto dai contratti a termine e part time

Pubblicato:10-11-2016 14:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:17

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LAVORO DISOCCUPAZIONE GIOVANI SETTEMBRE 29,3%,TOP 2004 ++ROMA – Il rapporto 2016 sull’economia del mezzogiorno dello Svimez sottolinea che “di fronte alla enorme sotto-utilizzazione del capitale umano di giovani e donne e alla strutturale carenza di occasioni di lavoro specialmente qualificato, è importante che l’occupazione al Sud sia al centro della ripartenza, ma il divario strutturale è ancora troppo ampio: nel 2015 gli occupati al Sud erano sotto la soglia di 6 milioni”. Peraltro, stima la Svimez, “il maggior contributo alla ripresa occupazionale meridionale è venuto dai contratti a termine e part time, essendo agricoltura e turismo i settori che hanno fatto il più elevato numero di assunzioni.

Sud in fondo alle classifiche europee

In definitiva, è l’occupazione atipica ad essere tendenzialmente cresciuta, e, in questo quadro, rientra anche l’esplosione dei voucher ai quali occorre mettere un freno. Per i giovani tra i 15 e i 34 anni il Sud si colloca in fondo a ogni classifica europea, facendo registrare una condizione giovanile nel mercato del lavoro, e nella formazione, peggiore della Spagna e perfino della Grecia: basti pensare che al Sud ha una borsa di studio solo il 52% degli idonei, contro il 92% del Nord”.

L’idea di Svimez: lanciare un MIT per il Mezzogiorno

L’associazione aggiunge: “Di qui l’idea della SVIMEZ di dar vita a un MIT per il Mezzogiorno. A sua volta il mercato del lavoro femminile è a bassa occupazione e qualificazione. Per di più, i servizi per l’infanzia offerti dalle PA sono carenti. Nel Sud appena un terzo dei Comuni offre asili nido, che coprono il 5% dei bimbi di età inferiore a 3 anni”.


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