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Osla e Usl rinnovano il contratto dell’artigianato

SAN MARINO - Osla e Usl siglano il rinnovo del contratto del settore artigianato, in barba alla minaccia

Pubblicato:10-11-2015 13:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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SAN MARINO – Osla e Usl siglano il rinnovo del contratto del settore artigianato, in barba alla minaccia della riforma sulla rappresentatività. Sono 525 i dipendenti e 535 le imprese attive sul Titano interessate dal nuovo contratto che si caratterizza, sostengono i vertici delle due associazioni, incontrando la stampa, per la sua innovazione. “Da un punto di vista politico- spiega Francesco Biordi, segretario generale dell’Unione sammarinese dei lavoratori- rappresenta una svolta importante, va nella direzione di un coinvolgimento fra le parti perché si riconosce che non c’è differenza tra gli obiettivi di chi lavora e chi offre lavoro”. Nel contratto, prosegue il segretario Usl, si rivede quindi il tipo e la dinamica delle relazioni industriali, coinvolgendo maggiormente il lavoratore nelle scelte strategiche delle aziende: “E’ un modello che come sindacato da sempre proponiamo e in Osla abbiamo trovato il giusto interesse- evidenzia Biordi- siamo sicuri che sarà un ottimo viatico per il rinnovo di un altro contratto di settore, quello dell’industria”.

osla usc

Mirko Dolcini, presidente dell’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, sottolinea la soddisfazione per il rinnovo dell’accordo che da un lato è “in linea con il testo firmato nel 2012” tra le due associazioni, dall’altro contiene importanti novità. “C’è molta condivisione tra datori di lavoro e lavoratori- spiega- e ciò trova un bilanciamento con il sistema innovativo della flessibilità a breve”. Ovvero, “in caso di esigenze produttive- chiarisce- l’azienda può usufruire di una flessibilità immediata dei dipendenti, bilanciata dagli orario di lavoro e dalla possibilità di recupero”. Altra novità è l’introduzione del premio di risultato che “deve essere condiviso da datori di lavoro e lavoratori- prosegue Dolcini- di anno in anno, nel momento in cui l’azienda si prepara al suo bilancio”. Non viene tralasciato l’aspetto della sicurezza: il contratto prevede due incontri annuali in cui si affronta la problematica sotto l’aspetto della prevenzione. E ancora: ai dipendenti sono riservate 12 ore l’anno per la loro formazione. “Siamo riusciti a mettere nel contratto il concetto di condivisione e sinergia tra lavoratori e datori di lavoro- spiega Francesca Busignani, segretario Usl per la federazione Industria e artigianato- e anche le visite mediche, per cui sono previste 8 ore l’anno, non incluse in altri contratti di artigianato”.


Inoltre l’aumento retributivo sarà del 3,5% complessivo, prosegue Busignani, spalmato su quattro anni. Viene poi previsto l’avvio di un tavolo di confronto tra associazione e sindacato sui voucher per il lavoro: “Ci impegniamo a trovare una proposta volta a migliorare la loro applicazione- chiarisce Dolcini- evitando distorsioni”. Quello di Osla e Usl è un “doppio contratto del settore- sottolinea- la pluralità rappresenta un valore aggiunto”. Sindacato e associazione di categoria per una volta non intendono affrontare il problema della rappresentatività: “E’ una polemica che riguarda posizioni di potere- motiva Dolcini- oggi ci vogliamo concentrare sui contenuti dei contratti”. E anche se dovesse andare in porto, contro la volontà di Usl e Osla, la riforma così com’è oggi, “questo contratto- assicurano- è in essere ed è valido”.

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