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Clima, Galletti: “La Cop21 di Parigi e’ l’ultima opportunita’ per il Pianeta” – VIDEO

Lo dico con estrema chiarezza, questa volta non ci può essere la Cop22, o meglio, ci può essere se serve a misurare l’accordo virtuoso e ambizioso che dobbiamo trovare a Parigi, quest’anno

Pubblicato:10-10-2015 06:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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“Lo dico con estrema chiarezza, questa volta non ci può essere la Cop22, o meglio, ci può essere se serve a misurare l’accordo virtuoso e ambizioso che dobbiamo trovare a Parigi, quest’anno. Sembra di utilizzare toni catastrofici, ma stavolta davvero non c’è un’ultima chiamata. Paesi che fino a pochi anni fa erano riluttanti ad affrontare questo tema – l’unico grande accordo fatto in tema ambientale, quello di Kyoto, non è stato sottoscritto dai grandi emettitori di co2 come Cina e Stati Uniti – proprio questi paesi verranno a Parigi con la consapevolezza che un accordo bisogna trovarlo. In questa consapevolezza c’è sempre un po’ di Italia e di Europa, che di questo ne ha sempre parlato e tenuto alto il valore di questo accordo”. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, lo dice nel suo intervento al convegno ‘Expo dopo Expo: le eredità di Milano 2015’.

“Più che un’occasione Expo è stata una grandissima opportunità, non solo per l’Italia ma per tutto il Pianeta, perché ha contribuito a preparare in modo efficace la strada per Parigi 2015, ponendo al centro dei temi globali proprio il cambiamento climatico e i problemi ambientali- spiega Galletti- il 2015 per l’ambiente è un anno straordinario: abbiamo avuto l’Enciclica del Papa ‘Laudato si’, abbiamo avuto l’appuntamento dell’Onu dove tutti i paesi del mondo hanno approvato i 17 obiettivi per salvaguardare il Pianeta, abbiamo avuto Expo e lo annovero tra gli eventi importantissimi, e avremo tra qualche settimana l’appuntamento di Parigi”.


L’Italia nel campo sulla sostenibilità ambientale è all’avanguardia. Ho trovato negli ultimi anni una sensibilità sociale verso i problemi dell’ambiente che non si registra negli altri paesi del mondo. Adesso dobbiamo essere bravi a trasformare questa sensibilità ambientale che cittadini, aziende, organizzazioni sociali, hanno sviluppato e riuscire a incanalare verso le buone pratiche e tutto ciò che serve a contrastare i cambiamenti climatici”, prosegue il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Negli incontri internazionali non trovo una sensibilità adeguata sul tema, ma di più che negli scorsi anni- conclude Galletti- si chiama Cop21 perché è la ventunesima volta che tutti i paesi del mondo si ritrovano ogni anno per raggiungere il grande accordo sui cambiamenti climatici”.

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