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Sudan, morde la crisi: nuovo governo e tagli ai ministeri

A guidare l'esecutivo, al posto di Bakri Hassan Saleh, è stato chiamato Motazz Moussa

Pubblicato:10-09-2018 16:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:32

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ROMA – Nuovo governo, e meno ministeri: è la via tracciata dal presidente del Sudan Omar Al-Bashir per far fronte a difficoltà economiche all’origine, si legge in una nota ufficiale, di “uno stato di angoscia e frustrazione nel Paese”. A guidare l’esecutivo, al posto di Bakri Hassan Saleh, è stato chiamato Motazz Moussa, già titolare per l’Irrigazione e l’elettricità. A fargli da vice sarà l’ex premier. Nel nuovo esecutivo il numero dei ministeri diminuirà da 31 a 21. Una decisione, questa, motivata dal Partito del congresso nazionale di Al-Bashir con l’esigenza di ridurre le spese. Le difficoltà economiche del Sudan si sono accentuate da inizio anno. A segnalarle manifestazioni contro i rincari del pane e della benzina nonché, da un ultimo, limiti giornalieri al prelievo nei bancomat fissati anche a 500 sterline sudanesi, poco più di 16 dollari. Al-Bashir guida il Paese dal 1989 ed è rimasto al potere nonostante la secessione del Sud, dove si concentra la gran parte del petrolio sudanese.

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