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Unioni civili, come si celebrano? A Bologna il corso è preso d’assalto

Il corso si tiene a castel San Pietro Terme, dura tre giorni ed è organizzato dall'Anusca, l'associazione nazionale degli ufficiali di stato civile e anagrafe

Pubblicato:10-09-2016 16:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:03

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BOLOGNA – A quanto pare i Comuni non sanno bene come gestire la novità delle unioni civili. E così gli addetti all’anagrafe e allo stato civile stanno prendendo d’assalto i corsi di formazione organizzati, tra gli altri, anche dall’Anusca. E’ la stessa Associazione nazionale degli ufficiali di stato civile e anagrafe, che sta ricevendo continue richieste di informazione da parte dei Comuni. Tant’è il corso organizzato a inizio settembre (circa 60 i partecipanti) sarà replicato non una, ma due volte: dal 20 al 22 settembre, con un centinaio di adesioni, e dal 18 al 20 ottobre. L’appuntamento è organizzato nella sede dell’Accademia degli ufficiali di stato civile di Castel San Pietro terme, in provincia di Bologna.

“Gli operatori- spiegano all’agenzia Dire dall’Anusca- hanno avvertito da subito la necessità di comprendere con esattezza la ratio della norma, l’impianto legislativo e i risvolti operativi” della nuova legge sulle unioni civili, “per rispondere con correttezza alle istanze dei cittadini”. Fin dalla primavera scorsa, Anusca “ha varato un’ampia campagna didattica per rispondere alle esigenze formative” degli operatori, anche perchè “in questi giorni sono moltissime le richieste di informazioni agli uffici comunali“. A livello nazionale, “dall’entrata in vigore della norma sono state organizzate 50 iniziative di formazione sulla legge 76/2016 e anche nei prossimi mesi l’attività didattica sul tema continuerà a pieno regime”.


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La prima unione civile celebrata a Firenze

Il corso di tre giorni a Castel San Pietro è stato organizzato proprio in attesa dei decreti attuativi “con le formule di stato civile da utilizzare” nella cerimonia di unione civile. A inizio settembre “hanno partecipato 60 operatori comunali, nel limite della capienza della sala disponibile per l’evento”. Oltre ai dipendenti comunali dell’Emilia-Romagna, sono arrivati anche “operatori da Veneto, Friuli, Lombardia, Campania, Calabria, Umbria, Marche, Lazio e Toscana“. Ma non è bastato. “Per rispondere alle continue richieste è stata organizzata una seconda edizione per i giorni 20-21-22 settembre, con oltre un centinaio di adesioni- spiega Anusca- per cui ci si è visti costretti a prevedere una terza edizione per i giorni 18-19-20 ottobre prossimi”. La necessità di avere una forma uguale per tutti da seguire per celebrare in un’unione civile è avvertita anche dai sindaci, come testimonia Elena Carletti, primo cittadino di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, con un intervento proprio sul notiziario dell’Anusca. “Credo sia opportuno individuare un momento di ufficializzazione dell’unione- sostiene Carletti- perchè non ha senso creare differenze. Cercheremo di trovare la soluzione migliore nel rispetto delle persone, per valorizzare una decisione importante sia per la coppia che per tutta la comunità in cui si intende portare avanti il proprio progetto di vita”.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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