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Diete dimagranti, il ministro Lorenzin vieta altri 7 principi attivi

Nuovo stop per alcune sostanze utilizzate per le

Pubblicato:10-08-2015 08:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:29

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foto dieteNuovo stop per alcune sostanze utilizzate per le diete dimagranti. Dopo la fenilpropanolamina/norefedrina e la pseudoefedrina, bandite con provvedimenti del 20 maggio e del 27 luglio scorsi, il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato un decreto che vieta le preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti altri 7 principi attivi: triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato.

Di queste sostanze, autorizzate singolarmente per diverse indicazioni terapeutiche, viene spesso fatto un abuso, utilizzandole in associazione combinata per finalità meramente estetiche. E’ emerso però, su impulso dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), che ha trasmesso al Ministero segnalazioni di sospetta reazione avversa della Rete Nazionale di Farmacovigilanza, che le preparazioni magistrali contenenti i citati principi attivi singolarmente, ma più spesso in associazione combinata tra di loro quando utilizzati a scopo dimagrante, hanno un rapporto beneficio-rischio estremamente sfavorevole e possono essere pericolose per i soggetti che ne fanno uso. Si parla addirittura della possibilità di disturbi psichiatrici e di reazioni a carico del sistema cardiovascolare.

A ciò si aggiunge che queste sostanze non sono mai state studiate in combinazione secondo le sperimentazioni cliniche regolari. Risultano, quindi, sprovviste di foglietto illustrativo e scheda tecnica, a cui il paziente possa fare riferimento per informarsi sulle caratteristiche del prodotto.


Due le nuove limitazioni per medici e farmacisti introdotte dal decreto. Questi ultimi, se da una parte non potranno più prescrivere e allestire preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i principi attivi vietati, usati singolarmente o in combinazione associata tra loro, dall’altra non potranno nemmeno più prescrivere preparazioni magistrali che, a prescindere dall’obiettivo terapeutico perseguito, contengano i predetti principi attivi in combinazione associata, per evitare che la norma venga aggirata. Inoltre, per evitare comportamenti elusivi, il decreto proibisce a medici e farmacisti anche di prescrivere o allestire per il medesimo paziente più preparazioni magistrali singole, contenenti ciascuna uno dei principi attivi segnalati.

Di Camilla Pischiutta

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