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Casapound, Castelli: “Mef e demanio al lavoro per sgombero immobile”

Laura Castelli (M5S): "La cosa peggiore è che la politica di ogni colore in questi anni è stata zitta"

Pubblicato:10-05-2019 15:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:27
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PARELLA (TO) – “In questo momento questo immobile se dovesse essere sgomberato senza l’esistenza di un interesse economico, potrebbe essere sgomberato solo per questioni di decadenza. Questa è la linea guida che ha scritto Salvini all’interno delle delibere. La verità però è che io non posso pensare di essere all’interno di un ministero, possedere un bene che sapremmo benissimo mettere a reddito e non poterlo utilizzare perché dentro da oltre 13 anni c’è chi ci sta in maniera abusiva”. Lo ha detto all’agenzia Dire il viceministro dell’Economia, Laura Castelli (M5S), in merito all’occupazione abusiva di Casapound nel palazzo di via Napoleone III nel Centro storico di Roma.

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Secondo Castelli, che ha parlato a margine del convegno dell’Unscp al Castello di Parella (To) sull’importanza del segretario comunale e provinciale come figura apicale, “la cosa peggiore è che la politica di ogni colore in questi anni è stata zitta. Non è un buon esempio, e non è una questione ideologica ma di rispetto nei confronti del Paese”.


Parte del Governo si sta però attivando sottotraccia per lo sgombero: “So che sia il ministero dell’Economia che il Demanio stanno lavorando in maniera anche silenziosa, perché poi spesso queste cose vengono utilizzate per fare brutta propaganda politica, affinché si possa fare la cosa giusta con quell’immobile”, ha annunciato il viceministro dell’Economia.

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Secondo Castelli potrebbe prefigurarsi un danno erariale? “Non sono un giudice, però so che quando nella mia famiglia c’è una cosa che non si usa e invece potrebbe portare buoni frutti ed essere utile io lo rimetto in uso, e non è normale che per troppi anni qualcuno non l’abbia fatto. E quel qualcuno è sempre stato un politico”.

E alla domanda se ci siano all’interno dell’immobile occupato situazioni di decadenza tali da poter procedere allo sgombero, l’esponente M5S ha risposto: “Non lo so, ma di certo rispetto al criterio della decadenza non è in cima e quindi questa direttiva potrebbe essere non abbastanza. Bisognerebbe magari inserirci dentro anche un criterio di messa a reddito, non siamo di certo in un momento economico in cui ci si può permettere di non utilizzare una struttura. Se il Demanio la utilizzasse per metterci degli uffici potrebbe risparmiare soldi di affitti. Siccome quando si usano i soldi dei cittadini bisogna avere molto senso di responsabilità- ha concluso Castelli- vorrei che si evitasse di spremere ancora le loro tasche quando ci sono dei beni a disposizione”.

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