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Terremoto nelle Marche, Ceriscioli: Probabile proroga dello stato di emergenza

Prima della nuova scossa di oggi, il termine dello stato di emergenza era fissato al 31 agosto

Pubblicato:10-04-2018 16:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:44
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ANCONA – “Continueremo a dare al territorio una forte attenzione e ci sono tutti i presupposti per prolungare il periodo dell’emergenza che ad oggi è fissato nel 31 agosto, ma con molta probabilità verrà prorogato”. A dirlo è il governatore delle Marche Luca Ceriscioli che stamattina, in seguito alla scossa sismica di magnitudo 4.6, si è recato a Pieve Torina per partecipare, insieme ai sindaci del territorio, alla riunione con il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli e con il commissario per la Ricostruzione Paola De Micheli.

Un incontro nel corso del quale si è parlato anche dei pensili crollati in tre delle 208 casette allestite a Pieve Torina. “Immediato l’intervento di ripristino dei pensili caduti in tre Sae (soluzioni abitative di emergenza, ndr) sulle 208 presenti a Pievetorina- continua Ceriscioli-. I tecnici hanno ancorato alla struttura portante della cucina anche i pensili delle altre casette con delle viti e domani è prevista una ulteriore riunione. Nel frattempo gli operai sono al lavoro per sistemare il muretto a secco danneggiato nella stessa zona. Il ripristino avverrà stasera”.

I Comuni maggiormente colpiti dall’evento sismico di oggi sono quelli di Pievetorina (sei famiglie evacuate), Muccia (campanile crollato), Valfornace, Visso, Camerino, Monte Cavallo, Fiastra e Caldarola.


“Le famiglie che hanno subito danni alle loro abitazioni avranno diritto al Cas o alla ospitalità in albergo e a tutte le forme di assistenza e accoglienza che sono state applicate in occasione delle precedenti scosse- conclude Ceriscioli-. Ora metteremo in campo 4 azioni: verificare i danni alle strutture, garantire l’assistenza alle persone che hanno avuto l’ordinanza di sgombero, esaminare l’erogazione dei servizi essenziali e verificare tutte le strutture strategiche. Rinnovo l’invito ai neo presidenti di Camera e Senato, avanzato formalmente con una lettera, a vistare le realtà colpite dal sisma“.

 

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