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Commissione speciale, Giorgetti sarà presidente: accordo Lega – M5S, il Pd protesta

Attacca il Pd, Delrio: "C'è un accordo spartitorio a cui noi non partecipiamo". Ecco le 12 leggi che arriveranno in Commissione Speciale

Pubblicato:10-04-2018 13:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:44
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ROMA – L’accordo tra il centrodestra e il Movimento 5 stelle c’è già. Giancarlo Giorgetti, capogruppo del Carroccio a Montecitorio, è destinato alla presidenza della commissione Speciale della Camera. Lo confermano alla Dire fonti parlamentari del centrodestra.

L’intesa, spiega un deputato, rientra nel discorso generale che si era fatto anche sulle presidenze delle Camere e sul sostegno che Forza Italia, Lega e Fdi avevano garantito a Vito Crimi a Palazzo Madama, sempre per la commissione Speciale.

Al Pd, che reclamava la presidenza per Francesco Boccia, per consolidare una prassi delle ultime legislature in quanto numero uno uscente della commissione Bilancio, potrebbe andare una vice presidenza. La commissione Speciale si riunirà alla Camera giovedì alle 11, mentre quella al Senato è già operativa.


DELRIO: SU COMMISSIONE SPECIALE LOGICA SPARTIZIONE, PD FUORI

“Per la presidenza della Commissione speciale è chiaro che c’è un accordo spartitorio a cui noi non partecipiamo“. Lo dice il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, lasciando la capigruppo di Montecitorio che ha deciso che la Commissione si riunirà giovedi’ alle 11 per l’elezione del presidente.

“Noi nel 2013- ricorda abbiamo lasciato all’opposizione la presidenza della Commissione, adesso questo criterio non viene rispettato. Siamo allo stesso metodo che ha contraddistinto l’elezione dell’Ufficio di presidenza”.

Dal Pd Ettore Rosato aggiunge: “Mi sembra che la decisione stia nella lottizzazione di maggioranza come tutto il resto“.

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COMMISSIONE SPECIALE PARTE CON 12 DECRETI, NO RIFORMA CARCERI

La Commissione speciale della Camera, che si riunirà giovedi’ 12 per l’elezione del presidente, partirà con l’esame di 12 decreti legislativi. Non si occuperà invece del decreto per la riforma penitenziaria che invece sarà assegnato alla Commissione Giustizia non appena si insedieranno le Commissione permanenti. E’ quanto ha deciso la capigruppo di Montecitorio che si è riunita per deliberare sulle competenze della Commissione che si occuperà soltanto di atti governativi e non di legge elettorale.

I 12 decreti legislativi assegnati alla Commissione speciale sono i seguenti: la priorità verrà data a due decreti il cui termine per il parere delle Camera era già scaduto, ossia sui lavoratori marittimi e sulla distribuzione assicurativa; il testo sugli armamenti; sui pacchetti e servizi turistici; sull’uso dei dati del Pnr per funzioni di pubblica sicurezza; sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informatici; sulla riduzione degli inquinanti atmosferici; sulle incompatibilita’ degli amministratori giudiziari; sulla tutela del lavoro nelle aziende sequestrate; sui diritti pensionistici complementari dei lavoratori; sulla organizzazione degli uffici centrali del Ministero dell’interno; sull’impresa sociale (quest’ultimo testo è stato trasmesso dal governo).

La Commissione speciale, ha spiegato il presidente della Camera Roberto Fico, potra’ occuparsi, nel caso arrivassero, anche si altri provvedimenti previa unanimità dei capigruppo. Se mancherà l’unanimità nell’assegnazione dei testi si andrà in aula.

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