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Tav, Giorgetti: “Per stop serve una legge, Conte non può evitare Parlamento”

"Salvini non è tornato a cuccia ma ha visto accogliere la proposta che abbiamo messo sul tavolo”

Pubblicato:10-03-2019 16:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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ROMA – “Per fermare la Tav serve una legge, è un trattato internazionale e non puo né Conte ne il Consiglio dei ministri prendere una decisione senza consultare il Parlamento”. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, lo dice a Mezz’ora in più su Rai3.

GIORGETTI: ANALISI COSTI BENEFICI HA CONVINTO CONTE MA NON NOI

La clausola di dissolvenza dei bandi Tav è “una facoltà che ci siamo ripresi e credo abbia fatto bene il governo a farlo, c’è la possibilità di approfondire sull’Analisi costi benefici che ha convinto Conte ma non ha convinto noi”.

GIORGETTI: SALVINI NON TORNATO A CUCCIA, ACCOLTE SUE PROPOSTE

Sulla Tav “Salvini non è tornato a cuccia ma ha visto accogliere la proposta che abbiamo messo sul tavolo”. Giancarlo Giorgetti commenta così un editoriale del direttore del Fatto quaotidiano Marco Travaglio che parla di un Salvini “tornato a cuccia”.


GIORGETTI: NON HO VISTO DRAGHI, RABBIA FA DIRE COSE SBAGLIATE

Il presidente della Banca centrale Mario Draghi “non l’ho incontrato ma oggi ci siamo sentiti al telefono, per ringraziarmi della simpatia e della fiducia”.  Oltretutto “quando ero a Roma e avrei dovuto incontrarlo lui era a Francoforte, e io non ho il dono dell’ubiquità”. La questione dell’incontro era stata sollevata polemicamente dal senatore M5S Gianluigi Paragone: “quando uno è arrabbiato dice cose di cui poi si pente”, commenta Giorgetti. Però, conclude, “il governo come il corpo ha parti e ognuna deve svolgere le sue funzioni”.

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