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‘Terranera’, arriva il docufilm sullo sfruttamento nelle campagne

Un viaggio nelle piazze del reclutamento di manodopera dominate dai 'caporali' o tra le capanne di cartone in cui vivono, al freddo e dormendo sulla nuda terra, con migranti costretti a pagare un 'pizzo' che va dai 5 ai 15 euro al giorno per poter lavorare

Pubblicato:10-03-2015 16:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:10

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immigratiROMA – Una realtà fatta di sfruttamento nei campi, caporali, lacrime per la dignità perduta e notti all’addiaccio nella provincia catanese. Tutto questo è quanto documentato da un videomaker e tre sindacalisti in ‘Terranera‘, il docufilm prodotto dalla Cgil e dalla Flai Cgil di Catania che in 23 minuti denuncia le drammatiche condizioni di chi lavora nei campi tra l’indifferenza delle istituzioni. “Si tratta di immagini reali- dicono gli autori- volti che raccontano storie di intere famiglie, compresi bimbi, caricate su fatiscenti pulmini destinati all’inferno delle campagne senza regole”. La proiezione del docufilm, in anteprima nazionale, si terrà a Catania il 12 marzo alle 18, presso il Teatro Sangiorgi (in via Antonino di Sangiuliano, 233).
Gli autori, il sindacalista della Cgil Massimo Malerba e il regista Riccardo Napoli, hanno seguito il percorso di due sindacalisti di strada, Alfio e Pino, da molti anni impegnati a contrastare l’illegalità nelle campagne, documentando una realtà complessa. “‘Terranera’ è un docufilm che non fa sconti- spiegano ancora gli autori- racconta il lavoro nero, lo sfruttamento minorile e il caporalato nelle campagne della Sicilia orientale. Un viaggio nelle piazze del reclutamento di manodopera dominate dai ‘caporali’ o tra le capanne di cartone in cui vivono, al freddo e dormendo sulla nuda terra, con migranti costretti a pagare un ‘pizzo’ che va dai 5 ai 15 euro al giorno per poter lavorare. O ancora, tra i bambini caricati sui furgoni per essere condotti nei campi o le lavoratrici rumene abusate dai ‘padroni’. Il tutto documentato senza filtri- concludono- con immagini esclusive e testimonianze”.

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