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Ambiente. Provincia di Biella ed enti territoriali lanciano il ‘contratto di Lago di Viverone’

TORINO - Riqualificare l’intero ecosistema lacustre, tutelandone la biodiversità, risanando

Pubblicato:10-02-2016 18:19
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:56

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palazzo-regione-giunta-9TORINO – Riqualificare l’intero ecosistema lacustre, tutelandone la biodiversità, risanando le criticità e valorizzando le risorse naturali, culturali e turistiche dell’ambiente circostante, per sviluppare una precisa identità territoriale: sono gli obiettivi del Contratto di lago di Viverone, sottoscritto oggi a Cavaglià dall’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, e dal presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, di concerto con tutti gli enti territoriali locali.

Principale bacino naturale morenico chiuso del Piemonte e fra i più importanti in Italia, il lago di Viverone fa parte della rete Natura 2000 come Sito di importanza comunitaria per l’habitat e Zona di protezione speciale per le specie aviarie, e dal 2011 è nella lista del patrimonio mondiale Unesco, fra i siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino.

Lo specchio d’acqua, a cavallo delle province di Torino, Biella e Vercelli, è da oltre 15 anni oggetto di studi e interventi di risanamento, per controbilanciare i fenomeni di eutrofia, determinati da una serie di concause e di caratteristiche intrinseche del bacino. Fenomeni che da tempo affliggono il lago, ne causano un “invecchiamento precoce” e sono all’origine dell’indesiderata proliferazione estiva di specie vegetali acquatiche invasive e infestanti.


Il lago di Viverone – ha detto l’assessore Valmaggia – è un coacervo di caratteristiche uniche, dal grande valore ambientale, naturalistico, paesaggistico, storico e socio-economico. Da oltre un decennio la Regione investe e vi promuove interventi di bonifica e di risanamento. Il Contratto stipulato oggi è il frutto di un lungo processo di condivisione, di partecipazione e del coinvolgimento della popolazione che vive il lago in prima persona, che ha fornito un apporto fondamentale per delineare le azioni di valorizzazione di questo ecosistema unico”.

Gli obiettivi dello strumento operativo stipulato oggi vanno dalla riduzione degli elementi eutrofizzanti, alla tutela della biodiversità, dalla riqualificazione degli ambienti urbanizzati al contenimento dell’artificializzazione delle rive, fino alla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e turistiche del territorio circostante il lago.  Gli interventi sono descritti nel Piano d’azione e verranno perseguiti nell’ambito di tre diverse strategie: “Tutela e recupero”, “Sviluppo sostenibile” e “Conoscenza, informazione e comunicazione”.

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