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Giorno del Ricordo. Serracchiani: “Quello che è stato non sia più”

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=W66EwF89iS8[/embed] BASOVIZZA - "Nulla è scontato: la guerrra è alle porte, si uccide in nome di una religione. Noi dobbiamo creare

Pubblicato:10-02-2015 16:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:06

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BASOVIZZA – “Nulla è scontato: la guerrra è alle porte, si uccide in nome di una religione. Noi dobbiamo creare le condizioni perché quello che è stato non sia più ma allo stesso tempo si costruisca davvero una coscienza nuova”. E’ l’ammonimento del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel Giorno del Ricordo. Serracchiani ha commemorato le vittime delle foibe a Basovizza, uno dei luoghi simbolo. “Come Paese abbiamo fatto dei passi avanti notevoli già con il riconoscimento della Giorno del Ricordo- comemnta-, ma questo prevede un impegno civile quotidiano. Questo vale anche per l’Europa, i cui confini sono già seganti da guerre terribili e da barbarie. Il giorno del Ricordo significa non soltanto ricordare ma anche condividere e accettare una memoria che ha segnato fortemente la storia di questa regione e di questo paese”. Ricordare è “un impegno per tutti noi. L’apertura di un tavolo con gli esuli presso il governo è un passo molto importante”, conclude


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