NEWS:

Tra le macerie dell’Etna anche la cartera di Reagan e Wojtyla

ROMA - "Sono figlio d'arte e cartaio da una vita". A parlare alla Dire è Stefano Conti, proprietario della Cartera

Pubblicato:10-01-2019 12:14
Ultimo aggiornamento:10-01-2019 12:14

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Sono figlio d’arte e cartaio da una vita”. A parlare alla Dire è Stefano Conti, proprietario della Cartera Aetna, una delle ultime realtà che produce carta a mano in puro cotone, quasi interamente distrutta dal terremoto nel catanese della notte del 26 dicembre.

La cartera si trovava in un antico casale dell’800 a Piano d’Api, frazione di Acireale, ed “era per la Sicilia un patrimonio artistico e culturale che non deve assolutamente andare perduto”.

“Ho perso tutto: la casa, collocata al secondo piano del casale, il laboratorio e la macchina ma la priorità è il lavoro- ribadisce Conti- anche l’abitazione passa in secondo piano. Per salvare il salvabile e provare a ripartire vado tutti i giorni dalla Protezione civile, che al momento è impegnata nella fase della constatazione dei danni. Sono trascorsi 15 giorni e capisco che per loro sono pochi, ma per me sono tanti. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire cosa è rimasto, non posso attendere anni per ripartire”, aggiunge sempre alla Dire. Così il maestro cartaio si è dato da fare e ha lanciato sulla sua pagina Facebook una raccolta fondi per sostenere i costi della ricostruzione della cartera.


Il suo laboratorio è “sempre stato un punto di riferimento per tanti artisti italiani e stranieri, molti dei quali si sono rivolti a me e insieme abbiamo creato dei prodotti unici che rispondevano alle loro esigenze. Il pregio della mia carta ha avuto tanti riconoscimenti e tanti clienti importanti, tra cui la Regina Elisabetta e il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, per i quali abbiamo creato un’apposita carta intestata con filigrana personalizzata, ma anche il Vaticano e Papa Wojtyla, che ci hanno commissionato la carta per realizzare l’Evangelario moderno”. 

Conti è uno degli ultimi mastri cartai d’Italia che, seguendo le orme di suo padre Franco, svolge questa attività dal 1990 anche se le radici risalgono a molti anni prima: “Mio padre, nato a Fabriano, venne in Sicilia nei primi anni ’60 e lavorò in varie industrie cartarie, prima di dedicarsi allo sviluppo delle carte speciali fatte a mano e creare una prima cartiera nel 1974. Sin dalla mia infanzia- scrive su Facebook- ho sempre vissuto tra i fogli e i miei più antichi ricordi sono sempre associati a questo mondo fatto di carta, quindi è stato per me naturale sviluppare una vera passione per questo lavoro”.

L’arte antica di creare la carta

Il suo modo di produrre la carta riprende quello utilizzato dagli arabi 1.000 anni fa e ancor prima di loro dai cinesi 2.000 anni fa, unendo la tradizione all’ausilio di qualche macchinario più moderno. “Adopero come materie prime soltanto pura cellulosa di cotone, acqua delle falde dell’Etna, che ha una composizione particolarmente adatta alla produzione di carte di pregio, e un giusto dosaggio di colle e pigmenti naturali, che danno alle mie carte delle caratteristiche uniche. Il differente dosaggio di questi ‘ingredienti’ mi consente di realizzare varie tipologie di carta adatte a tutti i tipi di interventi artistici: acquerello, incisione d’arte, disegno, edizione d’arte, stampa fotografica ecc. La produzione a mano mi permette facilmente di creare fogli o opere di diversi formati, dimensioni e grammature. Il nostro motto- conclude Conti- è l’arte antica di creare la carta”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it