ROMA – “Intorno alle dichiarazioni da me rilasciate il 19 dicembre, insieme alla comprensibile e giustificata polemica politica, si è sviluppata, in particolare sui social media, una campagna di insulti e minacce che non ha colpito solo me, ma ha coinvolto la mia famiglia: mia moglie e mio figlio”. Lo ricorda il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante l’informativa al Senato sui giovani che lasciano il Paese per cercare opportunita’ all’estero.
“Ringrazio- continua- tutti coloro che mi sono stati vicino e hanno espresso a me, e alla mia famiglia, la loro solidarietà per questi episodi che, al di là della preoccupazione e del disagio che provocano alle persone direttamente coinvolte, non possono trovare alcuna giustificazione e allarmano perché testimoniano un clima di tensione. Sono episodi che non hanno nulla a che vedere con le critiche e le contestazioni, anche aspre, che si mantengano nell’ambito di un confronto civile e rispettoso”.
Sulle frasi sui giovani che lasciano l’Italia, ricorda il ministro del lavoro, “mi sono scusato subito, scuse che confermo in questa aula parlamentare“.
“I giovani che vanno all’estero sono una risorsa importante– conclude il ministro- A tutti dobbiamo dare l’opportunità di realizzare il loro futuro nel nostro paese o dove li portano i loro percorsi professionali e personali”.
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