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Manca il personale? In cancelleria spuntano cartelli che riducono gli orari. O anche numerini contingentati. Avvocati in rivolta: Ora basta

BOLOGNA - Basta bigliettini numerati contingentati e riduzioni

Pubblicato:09-12-2015 15:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:41

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giustizia tribunaleBOLOGNA – Basta bigliettini numerati contingentati e riduzioni orarie o di sportelli. Gli avvocati di Bologna si sono stancati di non poter usufruire liberamente degli sportelli delle cancellerie: a prendere posizione, in un comunicato stampa, è il sindacato degli avvocati di Bologna, dopo che alcune cancellerie, in modo “unilaterale” e senza concertazione alcune, hanno deciso di “limitare gli orari di accesso” in svariati modi.

In via Baroncini, ad esempio, all’ufficio del giudice di pace, qualche giorno fa è comparso un cartello che avvisava che alla mattina venivano distribuiti soltanto 50 bigliettini numerati. Per chi arrivava a biglietti finiti, pazienza. La misura drastica, scomparsa nel giro di qualche giorno insieme al cartello, è stata sostituita da una limitazione oraria. Altrove, in Tribunale in via Farini, gli avvocati sono stati informati da un cartello che l’ufficio polifunzionale è aperto il lunedì, mercoledì e giovedì con il solo sportello “ruolo” abilitato a ricevere anche gli atti di costituzione, mentre il martedì e il venerdì è anche possibile depositare gli atti e visionare i fascicoli (grazie ad un ulteriore sportello aperto).

In una nota, il direttivo del sindacato avvocati di Bologna esprime disappunto contro questi “cartelli anonimi” e “denuncia la prassi di alcune cancellerie di limitare unilateralmente gli orari di accesso, senza alcuna concertazione con le rappresentanze dell’avvocatura, e senza alcun idoneo preavviso, tanto da creare notevoli disservizi“. Per il segretario Giovanni Delucca, dal punto di vista metodologico questo comportamento “è inaccettabile”. Non è possibile che le cancellerie, in autonomia, determinino “le forme di erogazione di servizi davvero essenziali ed impattanti nell’attività quotidiana degli avvocati”.


Le eventuali modifiche di questi servizi, ancor più se sono “impattanti” verso il pubblico, “é necessario che siano comunicate e concordate preventivamente, e comunque in modo tale da fornire ampio preavviso agli avvocati, così da non compromettere i loro diritti di lavoratori ed i diritti essenziali dei clienti che rappresentano”. Ma anche il merito dei provvedimenti non sta in piedi: “In tutti questi cartelli non viene ricordato che la legge prevede tuttora quattro ore di apertura al pubblico da parte delle Cancellerie, e che alcun provvedimento può legittimamente sopprimere o diversamente interpretare il disposto normativo”, sottolinea Delucca.

Vista la situazione, il sindacato degli avvocati ha fatto girare una mail a tutti i colleghi e ha sollecitato il Consiglio dell’Ordine degli avvocati a convocare un’assemblea straordinaria ad hoc. In questa sede, si potrebbe “valutare l’assunzione di iniziative diverse e più nette, ivi compresa la prospettiva di una impugnazione di provvedimenti di limitazione dei servizi di cancelleria, platealmente irrispettosa del dato normativo”, conclude Delucca.

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