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Ddl Anticorruzione, Patuanelli: “Il governo non è a rischio”

Lo spiega alla DIRE Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato.

Pubblicato:09-11-2018 13:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45

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ROMA – Sulle norme anticorruzione “il governo non è a rischio. Ci sono molte cose del contratto di governo che stiamo facendo, è un contratto che cita temi generali che poi vanno declinati in provvedimenti legislativi ma la tenuta del governo non è a rischio, bisogna solo trovare la sintesi tra le due forze politiche”. Lo spiega alla DIRE Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato.


“Normale dialettica”, così Patuanelli definisce questo momento tra le due forze di governo.

La prescrizione è un cavallo di battaglia del M5S ma anche la Lega è convinta. Credo sia un tema da toccare nell’interesse di chi ha bisogno di giustizia in Italia- aggiunge- visto che spesso i processi non si chiudono per intervenuta prescrizione del reato. C’è sicurezza se c’è certezza della pena e c’è certezza della pena solo se il processo giunge al termine con l’espressione di un provvedimento della magistratura”.

M5S DIALOGA CON PRESIDENTI REGIONE

Il M5s “dialoga coi presidenti delle Regioni colpite da terremoto, il ministro Toninelli è in contatto con loro. Pur non esprimendo ancora dei presidenti di Regione cinquestelle, e speriamo che accada presto, l’interlocuzione c’è. Si tratta di enti territoriali- sottolinea Patuanelli- che sono i primi interlocutori dei cittadini. Personalmente ho un ottimo rapporto con Fedriga, presidente della mia Regione. Ci sentiamo spesso”.

MONITORAGGIO SERVE PIÙ DI TAV

“Il ministro Toninelli- spiega Patuanelli- ha trovato al Mit una situazione molto complessa per quanto riguarda le infrastrutture del nostro Paese che non hanno avuto la dovuta attenzione e il necessario monitoraggio, nè la manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tessuto delle infrastrutture è da prendere in mano e analizzare, per questo nel decreto abbiamo pensato a due nuove strutture proprio per monitorare lo stato di salute delle nostre infrastrutture”.

“Anzichè fare gallerie di 50 km nei monti, come la Tav, crediamo sia necessario spendere quei soldi in manutenzione. La natura ci sta dando dei segnali molto preoccupanti, ormai bastano delle piogge per causare morti e questo è inaccettabile in un Paese civile”.

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