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Elezioni, Pecoraro Scanio: “Titano Ogm free attirerà turisti”

SAN MARINO - Porta più turisti essere un Paese

Pubblicato:09-11-2016 17:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:17

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sm_pecoraro-scanioSAN MARINO – Porta più turisti essere un Paese Ogm free che avere un centro commerciale. Parola di Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro per l’Agricoltura italiano e oggi docente di Turismo sostenibile ed Ecoturismo all’Università Bicocca a Milano. Pecoraro Scanio, nella serata di ieri in cui la coalizione Democrazia in Movimento dalla sala del Castello di Serravalle ha presentato i temi del proprio programma di governo, ha parlato di Green Economy. L’ex ministro è il testimonial invitato da Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme per discutere le proposte per lo sviluppo sostenibile di San Marino, insieme a Federico Pedini Amati e Alessandro Rossi di Md-Si e Roberto Ciavatta di Rete. Si parte dalla proposta di fare del Titano il primo Stato al mondo libero dagli Ogm e completamente biologico: Pecoraro spiega di essere stato da sempre in prima linea nella lotta alle modificazioni genetiche in agricoltura, già come presidente della Commissione agricoltura alla Camera, quando avviò “la prima indagine parlamentare al mondo sulle conseguenze delle biotecnologie in agricoltura”. Il cui esito “fu unanime nell’indicare che i rischi dell’uso biotecnologie in agricoltura erano superiori ai possibili vantaggi”. Poi anche da ministro è iniziata “un’azione- prosegue- che ha portato l’Italia ad essere un Paese capofila del bando Ogm- spiega- ma non siamo riusciti a metterli al bando nella Costituzione”. Diversamente, “se San Marino ce la fa ad essere il primo a farlo, darebbe un bell’esempio di coerenza- suggerisce- un atto simbolico che dà prestigio e può creare un indotto turistico decisamente interessante”.

L’esperto di turismo verde promuove quindi la scelta di aver inserito nel programma la proposta di rendere San Marino libera dagli Ogm insieme a quella di un Paese interamente dedito al biologico: “Può contribuire molto al recupero di immagine di una San Marino legata al segreto bancario- spiega- quella della libertà dei cittadini a mangiare in modo sano”. Pedini introduce poi un altro tema caro alla coalizione: “La gestione del territorio che vogliamo- spiega- parla di riqualificazione dell’esistente, di creazione di posti di lavoro nell’immediato attraverso la partecipazione delle piccole imprese edili nella ristrutturazione energetica e nell’abbattimento delle barriere architettoniche, parla del rilancio del comparto commerciale diffuso in tutti i castelli come un centro commerciale all’aperto. Diciamo no a mega strutture che anche fuori dai confine non hanno funzionato”. L’ex ministro concorda su come i centri commerciali rappresentino un paradosso: nascono negli Stati uniti dove i paesi non hanno centri storici e luoghi di aggregazione, mentre “noi abbiamo centri commerciali dall’antica Roma, con i fori, e nel medioevo, con le piazze del mercato”. Ora “per motivi di pressione affaristica- prosegue- abbiamo stravolto alcune aree del nostro territorio riempiendo la penisola e moltiplicando oltre misura i grandi centri commerciali”. Ciò ha portato come conseguenza “lo svuotare e distruggere il piccolo commercio e artigianato nelle città per spostarlo in aree fittizie che piano piano vengono a noia, lasciando aree cementificate, poi eventualmente usate per fare abitazioni e altre cementificazioni”. Compito della politica in questi casi sarebbe quello di “non calarsi le braghe rispetto gruppi legittimamente affaristici- osserva- se propongono progetti di questo tipo non hanno colpe loro, ma i lobbisti eletti, ovvero i politici, sono pessimi se non riescono a rappresentare le istanze della comunità”.

Ciavatta introduce poi le proposte legate alla politica estera a alla difesa dei prodotti agricoli locali dagli obblighi imposti da accordi quali il Ttip e che potrebbe introdurre l’accordo di associazione con l’Ue. In particolare, “al tavolo negoziale fino ad oggi la politica sammarinese è andata con il cappello in mano- manda a dire. “Per noi- continua Ciavatta- è invece importante garantire sì l’impegno sulla trasparenza, ma d’altra parte è necessario chiedere una serie di esenzioni, tra cui dai Ttip e dalle politiche legate all’agricoltura”. Pecoraro approva la differenziazione dall’Ue, in favore di un “turismo vero, duraturo e di qualità però con capacità di offerta e visita non solo della città ma anche di altri castelli”. Infine Rossi spiega le diverse opportunità di sviluppo green del Titano: “Possiamo essere la Repubblica a emissioni zero, a rifiuti zero, San Marino paradiso legale, seguendo condizioni che ci caratterizzino come esempio di civiltà e innovazione tecnologica”. Pecoraro conferma: “Le possibilità del turismo in questa zona sono notevoli, purtroppo è mancata programmazione perché quando c’è denaro facile non si investe sul futuro e non solo qua. Ora i sammarinesi devono capire che è tempo di recuperare e che con voi si può andare avanti”. Un passo in questo senso la coalizione lo ha già compiuto con il progetto Banca della Vita, la fondazione per la tutela della biodiversità creata da Rete e che proprio nella giornata odierna, annunciano i leader di coalizione, riceve una prestigiosa premiazione ad Ecomondo da parte di Univerde, fondazione che fa a capo allo stesso Pecoraro, e di Campagna Amica di Coldiretti.


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