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Giovani per l’Unesco: “Noi in prima linea per il patrimonio dell’Italia”

Il presidente del Comitato Paolo Petrocelli: "L'Osservatorio è importante, sarà lo strumento per unire le forze"

Pubblicato:09-11-2016 11:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:17

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paolo_petrocelliROMA – “Oggi è una giornata importante. A seguito della conferenza nazionale che riunisce tutti gli organi e le istituzioni che si occupano di Unesco in Italia si prenderà la decisione di costituire l’Osservatorio sui siti Unesco italiani. Sarà il veicolo per unire le forze di tutte le realtà che promuovono le grandi tematiche dell’Unesco in Italia e rappresenterà un nuovo strumento per analizzare i modelli di gestione dei siti”.

Così il presidente del Comitato italiano Giovani per l’Unesco, Paolo Petrocelli, intervistato dall’agenzia Dire in occasione della settima conferenza dei siti italiani iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, in corso da ieri a giovedì a Palazzo Barberini, a Roma. Dalla due giorni che riunisce tutti i livelli istituzionali che si occupano della gestione dei siti Unesco italiani prenderà le mosse la costituzione di un Osservatorio che servirà a mettere in contatto gli enti coinvolti per delineare strategie comuni per la conservazione, la promozione e la valorizzazione dei siti.

“Siamo qui oggi come Comitato giovani per portare la nostra visione sui grandi temi dell’Unesco- ha spiegato Petrocelli- In questi mesi di attività abbiamo rilevato una grande esigenza da parte delle giovani generazioni di comprendere meglio che cos’è l’Unesco e che cosa rappresenta per le nostre città. Ci stiamo impegnando su questo per realizzare una serie di iniziative importanti sul territorio, anche in collaborazione con i nostri ministeri di riferimento, quello dell’Istruzione e quello dei Beni culturali. Si tratta di progetti che mirano a spiegare, dai giovani verso i giovani, che cos’è l’Unesco in Italia e qual è la grande opportunità che abbiamo di valorizzare questo patrimonio italiano. E soprattutto è importante per comprendere assieme ai giovani quale può essere il nostro ruolo, presente e futuro, nella gestione del patrimonio”.


Il Comitato giovani Unesco riuscisce oggi trecento iscritti in tutta Italia. “Tutti tra i 20 e i 35 anni. Siamo studenti, professionisti, ricercatori e docenti che si stanno mettendo a disposizione della nostra commissione nazionale per promuovere su tutto il territorio idee, valori e soprattutto progetti. E’ un segnale importante- ha tenuto a dire Petrocelli- da lanciare al Paese: i giovani possono giocare un ruolo importante, in prima linea, nella tutela del nostro patrimonio, ma soprattutto nell’immaginare e nel disegnare nuove strategie che permettano in futuro di vivere questo patrimonio come una risorsa fondamentale per il nostro Paese”.

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