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Ok a legge elettorale del nuovo Senato entro 6 mesi dalla riforma

Emendamento approvato con con 161 si', 142 no e 3 astenuti

Pubblicato:09-10-2015 14:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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ROMA –  L’aula di Palazzo Madama, con 161 si’, 142 no e 3 astenuti, ha approvato l’emendamento del governo al comma 10 dell’articolo 39 del ddl riforme (disposizioni transitorie) che prevede che la legge elettorale quadro del nuovo Senato andrà fatta entro sei mesi dall’entrata in vigore della riforma e che alle Regioni saranno dati tre mesi di tempo per adeguare la loro legislazione. La maggioranza assoluta (161 votanti) è quindi stata raggiunta. La norma suggella l’accordo trovato all’interno del Pd con la minoranza. E lo rappresenta il fatto che a fare la dichiarazione di voto favorevole, a nome di tutto il gruppo Dem, è stata Doris Lo Moro che ha condotto le trattative per conto della minoranza. Dopo l’intervento di Lo Moro, il ministro Maria Elena Boschi, ha detto di aver molto apprezzato “l’intervento che ha chiarito il significato dell’emendamento sulla legge che sarà la ‘cornice’ entro cui fare le leggi elettorali” delle Regioni. Boschi replica indirettamente alle opposizioni che hanno contestato duramente la “contradditorietà” dei commi scritti dal governo: “Non c’è nessuna contradditorietà tra i commi”. Loredana De Petris (Sel), tra gli altri, in giornata detto: “Se si faceva cosi’ un regolamento di condominio il condominio esplodeva”.

Ecco il testo dell’emendamento del governo 39.1000, approvato in aula al Senato: All’articolo 39, comma 10, aggiungere il seguente periodo – “Anche ai fini di cui al presente comma, il termine di cui all’articolo 39, comma 6, decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di cui all’articolo 57, comma sesto, cosi’ come modificato dalla presente legge costituzionale, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano conformano le rispettive disposizioni legislative e regolamentari a quanto ivi stabilito”.

di Maria Carmela Fiumanò


Giornalista professionista

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