NEWS:

Fontana di Trevi, spinte e pugni tra turisti per scattare il selfie

ROMA - Una discussione iniziata per futili motivi, ieri sera alle

Pubblicato:09-08-2018 16:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:27
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp






ROMA – Una discussione iniziata per futili motivi, ieri sera alle 19.30 nell’area della Fontana di Trevi, tra una ragazza olandese di 19 anni, E.F., e una italo-americana di 44 anni, P.E., si è trasformata in pochi minuti in una rissa tra due famiglie di turisti in visita nella Capitale. Solo grazie all’intervento degli agenti del I Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale è stato possibile sedare la lite violenta.

Il tutto sembrerebbe aver avuto origine, a loro dire, da una fotografia che ognuna delle due donne voleva necessariamente scattare in quel preciso punto, a ridosso della fontana, perché ritenuta l’angolatura migliore per riprendere il monumento alle loro spalle. Le due hanno iniziato a spintonarsi e a prendersi a schiaffi e pugni, con il supporto dei rispettivi familiari, che immediatamente si sono uniti alla lotta.


In totale 8 persone, tra cui tre ragazze minorenni, due americane di 17 anni, rispettivamente figlia di P.E. e una sua amica, ed una tredicenne, sorella della turista olandese. L’immediato sopraggiungere dei due caschi bianchi, che si trovavano in servizio sulla piazza, ha calmato gli animi delle famiglie. In realtà una tregua di pochi minuti. Il gruppo ha infatti proseguito con fare violento, tale da richiedere l’ausilio di altre due pattuglie.

L’intervento degli agenti ha posto fine ad un lite che avrebbe potuto generare conseguenze e lesioni ben più gravi alle persone presenti. I turisti, condotti presso gli uffici di via della Greca, hanno riportato solo alcune contusioni, per le quali non si è reso necessario l’assistenza medica.

L’Autorità giudiziaria ha disposto nei loro confronti la denuncia per violenza e minacce.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it